Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Presidenze di commissione, il pallino al Pd

Fonte: L'Unione Sarda
12 luglio 2011

VIA ROMA

. Oggi Consiglio comunaleVedi la foto Per adesso, il pallino in mano ce l'ha il Pd: saranno i rappresentanti del Partito democratico a convocare la prima seduta di ogni commissione consiliare, per l'elezione dei presidenti. Per il regolamento, devono essere i commissari «anziani» (non c'entra l'età: conta il quoziente della lista sommato ai voti personali delle elezioni) a fissare la data dell'incontro.
Oggi Andrea Scano (Urbanistica e Trasporti), Davide Carta (Statuto, Bilancio e Servizi tecnologici), Claudio Cugusi (Cultura e Lavori pubblici), Matteo Lecis Cocco Ortu (Affari generali), Fabrizio Rodin (Personale e Politiche sociali) e Maurizio Chessa (Attività produttive) si riuniranno con il presidente del Consiglio Ninni Depau, per stabilire un calendario compatibile con gli impegni di tutti. Le prime commissioni potrebbero essere convocate giovedì o venerdì. Ma non è escluso che il Pd utilizzi questo potere, in apparenza vuoto, per continuare il braccio di ferro con Sel e - di riflesso - con il sindaco Massimo Zedda. Il regolamento infatti prevede che la prima riunione sia fissata entro 10 giorni dalla composizione delle commissioni. Non è prevista, però, nessuna sanzione in caso di ritardo. E gli esponenti del Partito democratico potrebbero decidere di rallentare le operazioni, congelando l'attività del Consiglio. Anche perché nonostante le dichiarazioni di facciata, l'accordo tra vendoliani e democratici non sarebbe ancora stato raggiunto. Le tensioni sulla guida della commissione Cultura, culminato mercoledì scorso durante la riunione dell'aula di via Roma, potrebbero avere ancora strascichi. Sel vorrebbe Francesca Ghirra, il Pd Claudio Cugusi, che però potrebbe presiedere in alternativa la commissione Bilancio. In cambio Sinistra ecologia e libertà si accontenterebbe di una sola presidenza di commissione. Ma a svolgere un ruolo fondamentale in questa partita a scacchi potrebbe essere la minoranza di centrodestra. Che punta ad avere qualche vicepresidenza, e per questo potrebbe votare (a scrutinio segreto) insieme al Partito democratico.
Michele Ruffi