Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ersu: si faccia subito la conferenza di servizi

Fonte: La Nuova Sardegna
11 luglio 2011

Il nuovo consiglio d’amministrazione cerca soluzioni condivise




CAGLIARI. C’è un nuovo consiglio di amministrazione all’Ersu e quindi bisogna fare un’altra conferenza di servizi per discutere degli alloggi per gli studenti dell’università di Cagliari, 18 mila dei quali fuorisede. Il tema residenzialità studentesca è stato lanciato dall’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Sergio Milia: ci sono 30 milioni di euro che vanno spesi entro il 31 dicembre, c’è anche un progetto per una casa dello studente in viale La Plaia secondo il progetto già studiato dalla società Ediliza che poi vendette terreni e progetto all’Ersu, il progetto aveva le concessioni necessarie, scadute nel 2009 e prorogate per altri cinque anni. In quei cinque anni ancora ci siamo quindi Milia dice: perché l’Ersu non avvia le procedure per fare intanto quella casa dello studente? L’Ersu non ha risposto all’invito esplicito dell’assessore, un paio di giorni prima però gli aveva chiesto una conferenza di servizi. Quella indetta dall’assessore appena nominato era stata fatta il 2 marzo, in quell’occasione per il Comune si presentò l’allora sindaco, Emilio Floris, il quale rappresentò due aspetti: uno che il progetto dell’architetto da Rocha (voluto da Soru) per un campus era stato bocciato dal Comune perché aveva volumetrie in eccesso rispetto al piano regolatore, l’altro che invece il progetto ex Edilia aveva ancora le concessioni necessarie. Alla domanda specifica (perché l’Ersu non sostiene il progetto già pronto?), l’Ersu risponde: «Il cda dell’Ersu - scrive la presidente Daniela Noli - prima di presentare un progetto al comune di Cagliari al fine di ottenere le concessioni edilizie ha scelto la strada di richiedere una nuova conferenza di servizi per arrivare a un accordo di programma che definisca il progetto condiviso dalle parti». Insomma, un sì a Milia così su due piedi e fuori da un contesto istituzionale forse sembra inutile. O azzardato. A Cagliari la nuova amministrazione ancora non si è pronunciata, ma la giunta Zedda concettualmente preferisce l’idea di un campus organizzato piuttosto che di una mera casa dello studente. Così l’Ersu: «L’Ersu non può certamente prevedere le eventuali decisioni del comune di Cagliari in merito al campus ma, nel caso in cui il Comune dovesse adottare atti amministrativi volti a modificare le convenzioni in essere, l’Ersu, in accordo con la Regione dovrà fare le dovute riflessioni. Bisogna infatti tenere conto dei procedimenti in corso con la Regione stessa per quanto riguarda gli attuali finanziamenti disponibili per il campus che devono essere impegnati con obbligazioni giuridicamente vincolanti entro il 31 dicembre 2011. Inoltre non è da sottovalutare il fatto che un ulteriore rinvio delle decisioni pregiudica di fatto la possibilità di richiedere i finanziamenti ministeriali, scadenza prossimo 28 luglio». Infine «...l’Ersu comunque continua a manifestare la volontà di realizzare lo studentato nel più breve tempo possibile». (a.s.)