Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Manca un piano di rilancio

Fonte: La Nuova Sardegna
11 luglio 2011

Marongiu (Cgil) e Carta (Cisl): «Intervenga il sindaco»




CAGLIARI. I sindacati chiedono che il Comune acceleri i tempi per la soluzione del problema del teatro lirico. Nicola Marongiu (Cgil) e Fabrizio Carta (Cisl) domandano al primo cittadino Massimo Zedda di farsi promotore di un incontro con tutte le forze sociali e istituzionali. La situazione debitoria attuale del teatro è di circa venticinque milioni e «senza un progetto di rilancio non è possibile arrivare a una soluzione».
Alcuni giorni fa i rappresentanti confederali dei lavoratori hanno denunciato una situazione preoccupante. Ora viene chiesto all’amministrazione comunale di fare un ulteriore passo avanti.
«Il teatro rischia di affondare, travolgendo i lavoratori stabili e soprattutto i precari», sottolinea il segretario provinciale della Cisl Carta. Un fatto che «priverebbe la cittadinanza di spettacoli di qualità che possono essere anche volano di sviluppo e di lavoro, se ben incrociati coi flussi turistici, voli low cost e valorizzazione della cultura e della musica. Il tutto, però, con il coinvolgimento degli enti locali provinciali e regionali o sfruttando i grandi investimenti riversati sul Parco della Musica». Da qui la richiesta di un intervento del sindaco.
«Certamente - continua Carta - non bisogna pensare che il primo cittadino abbia la bacchetta magica. Ma il nuovo sindaco deve fare come i maestri d’orchestra: mettere d’accordo intorno a un tavolo quel coacervo di forze interessate allo sviluppo dell’attività del lirico».
Il quadro «è tale - spiega il responsabile della Camera del lavoro Cgil Marongiu - che non può essere risolto con interventi tampone, ma con un piano complessivo almeno quinquennale, se non decennale, che parta dall’esigenza di recuperare un cartellone di qualità, unica possibilità per riacquistare autorevolezza e di conseguenza creare nuova occupazione». Se da un lato bisogna trovare «nuove risorse finanziarie, dall’altro occorre farlo col coinvolgimento di soggetti in grado di creare valore aggiunto come canali radiofonici o televisivi musicali. Oppure enti interessati alla creazione di un importante centro lirico e dello spettacolo, come la Sogaer che gestisce l’aeroporto, l’autorità portuale, la Camera di commercio e gli imprenditori che possono avere a cuore lo sviluppo del territorio». Per Marongiu, però, «è necessario rafforzare il cartellone e frenare la disafezione del pubblico. Non dimentichiamo che Cagliari ha una tradizione notevole anche in settori collaterali alla lirica, come le scenografie e i costumi. Oltre al fatto che va valorizzato il parco della musica». In più: ci sono anche atti simbolici come il trasferiemnto della biglietteria dal teatro al box office, significativi sul modo di intendere il rilancio del teatro. Non dimentichiamo che manca ancora il direttore artistico».
Le responsabilità di una situazione di pesante crisi, aggiunge Carta, «sono ben note: dalla gestione della vecchia amministrazione comunale all’azione del consiglio d’amministrazione sino ai tagli del fondo unico per lo spettacolo (sia pure in parte rientrati). Per questo, come Cisl, ripetiamo la richiesta al sindaco di Massimo Zedda richiesta di convocare urgentemente un “tavolo” per lo spettacolo con tutti i soggetti interessati».
Inoltre, precisa Marongiu, «è necessario che l’ente lirico dimostri nei fatti una maggiore volontà di dialogo col territorio. In questo modo potrebbero esserci molte più sinergie». (r.p.)