Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Commissioni, primi dissidi

Fonte: La Nuova Sardegna
7 luglio 2011



Dieci gli organismi assembleari, presidenze contese



Interrogazione su Equitalia: non rifare la convenzione

CAGLIARI. Dopo l’assemblea per la proclamazione degli eletti, ieri è stato il primo consiglio comunale operativo della Giunta guidata da Massimo Zedda. Lo squillo della campanella, che indica che sta per cominciare la seduta, ha ricordato quella scolastica. Ma non tutti erano presenti sin dall’inizio.
Piano piano sono arrivati tutti i consiglieri. E anche il primo cittadino Massimo Zedda che era stato bloccato all’ingresso del palazzo. Tra gli assenti l’assessore al Personale Luisa Sassu, che si è scusata con una lettera letta dal presidente del consiglio Ninni Depau.
Dopo l’annuncio della costituzione ufficiale dei gruppi consiliari, il presidente dell’assemblea Ninni Depau ha dato la parola per la prima interrogazione dell’era Zedda. E Marisa Depau (Sel) ha portato la realtà più immediata nel consiglio comunale: la questione Equitalia. La Depau ha raccontato che l’amministrazione comunale si è affidata a questa società per la riscossione dei fitti non pagati delle case comunali e rammentato che si può rivalere anche sui figli per ottenere la restituzione dei debiti. Nella risposta il sindaco Zedda ha descritto le gravi difficoltà in cui si trovano le persone che incappano in Equitalia, anche in considerazione della grave crisi economica che si sta vivendo. Alla fine si è impegnato a chiedere un incontro col presidente della Regione Ugo Cappellacci. Giuseppe Farris, Forza Italia, ha anche chiesto che l’argomento venga affrontato nella riunione dei capi gruppo per verificare un dibattito in aula.
Poi si è passati alla votazione dei componenti delle commissioni consiliari. Ma il problema, non ancora definito (con qualche polemica), riguarda le presidenze delle stesse - decisioni che passano attraverso accordi tra i vari partiti della coalizione di Giunta. Il Pd, che ha tredici consiglieri, ha chiesto la parte del leone: sei presidenze, Urbanistica (per Andrea Scano), Politiche sociali (Fabrizio Rodolin), Servizi tecnologici (Fabrizio Marcello), Bilancio e patrimonio oppure Trasporti (Claudio Cugusi e/o Guido Portoghese) e Lavori Pubblici (Maurizio Chessa). La Cultura, che comprende anche pubblica istruzione e sport, dovrebbe andare alla Sel (per Francesca Ghirra), Attività produttive (Mondo Perra, Psi), Personale (Gialeto Floris, Idv), e una anche per Filippo Petrucci (eletto nella civica «Meglio di prima non ci basta»). Ai Rossomori è andata la vice presidenza. (r.p.)