Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Molentargius, prove di parco

Fonte: L'Unione Sarda
6 luglio 2011

Ieri riunione del tavolo Regione-sindaci. La Spisa: «Serve coesione». Contini: «Siamo pronti»

 

La Regione conferma i venti milioni, tempi stretti per definire i progetti Il finanziamento è tra i più annunciati dell'ultimo anno: che la Regione abbia deliberato di stanziare venti milioni di euro per il rilancio di Molentargius è notizia diffusa, con ampio battage, sia nel settembre del 2010 che nel maggio scorso, a pochi giorni dalle elezioni. Ma per far sì che quei fondi da virtuali diventino reali occorre definire nel dettaglio i progetti. Ed occorre farlo presto per evitare che i soldi si volatilizzino e atterrino su una delle mille altre emergenze dell'Isola. Ecco perché ieri l'assessore regionale alla Programmazione Giorgio La Spisa ha riunito il tavolo dei sindaci dei comuni consorziati per fare il punto sull'intervento da 37,5 milioni: venti della Regione, 17,5 privati, tutti da trovare.
LA SPISA: TOCCA SI SINDACI Dice, La Spisa, che «è assolutamente necessaria la coesione tra gli amministratori interessati» e che «ora tocca a loro». Significa che arrivare a una sintesi in tempi rapidi non sarà semplice. Soprattutto perché occorrerà mettere d'accordo quattro comuni (Cagliari, Quartu, Selargius e Quartucciu) e la Provincia.
MODERATO OTTIMISMO Tuttavia c'è un moderato ottimismo. Per due ragioni. La prima è connessa alle potenzialità del parco, una delle risorse più importanti del territorio che, finalmente, ha le risorse per essere rilanciata. La seconda è che sono stati i Comuni che fanno parte dell'Ente parco a proporre i progetti nel 2007, ad approvarli, almeno in larga massima, e a chiedere i fondi alla Regione.
I PROGETTI Gli interventi previsti riguardano la tutela ambientale dell'area del Bellarosa maggiore e delle vasche del retrolitorale (progetto propedeutico alla riattivazione del processo di estrazione saliniera), il restauro conservativo delle vasche di raccolta delle acque madri e di un edificio che diventerà il Centro termale del parco e il recupero degli edifici dei sali potassici, degli ex capannoni di scalo e degli ex magazzini.
OGGI ASSEMBLEA Oggi si riunirà l'assemblea del parco per stabilire, se possibile, un cronoprogramma. «Siamo già molto avanti e non possiamo permetterci di perdere i fondi», sostiene Mauro Contini, presidente dell'ente Parco. «Per questo credo che entro tre mesi saremo in grado di bandire le gare d'appalto». (f.ma.)