Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Elezioni, ecco il ricorso

Fonte: L'Unione Sarda
6 luglio 2011

Contestato il premio di maggioranza alla coalizione di Zedda

 

Otto candidati non eletti si rivolgono al Tar
Vedi la foto Prima le polemiche a giochi ancora tutti aperti su chi avesse vinto il primo turno e se la città rischiasse un'ipotesi di un'anatra zoppa, col sindaco di un colore e la maggioranza in consiglio dell'altro. Poi la convalida degli eletti che, applicando una recente pronuncia del Consiglio di Stato, ha garantito al vincitore Massimo Zedda il premio di maggioranza e la governabilità. Trascorso un mese, nel silenzio della cancelleria del Tribunale amministrativo regionale di piazza del Carmine è arrivato il ricorso che, se accolto, potrebbe riaprire tutti i giochi.
IL RICORSO A presentarlo, nella tarda mattinata di venerdì, è stato l'avvocato Tommaso Edoardo Frosini, catanese di 47 anni, titolare della cattedra di Diritto pubblico comparato nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. A chiedere al docente siciliano di interpellare i giudici amministrativi per impugnare il verbale delle operazioni elettorali dell'ultima consultazione sono stati cinque candidati rimasti fuori dall'aula di via Roma, Giorgio Adamo, Alessandro Balletto, Francesco Fiori, Gianfranco Mariano Lancioni e Marco Naseddu. «In realtà siamo in otto», ha commentato Adamo, ex assessore comunale al decentramento e primo firmatario del ricorso, «otto persone che sono state elette dai cittadini cagliaritani, dunque non capiamo perché risultiamo fuori dal Consiglio comunale». Di più l'ex consigliere comunale non dice, determinato a non voler riaprire la querelle sull'anatra zoppa, ma lasciando ora la parola ad avvocati e giudici. Nel frattempo, protocollato col numero di registro 587, il ricorso presentato dall'avvocato siciliano (affiancato dal legale cagliaritano Paola Perisi) è stato assegnato ai giudici della Seconda sezione, presieduta da Rosa Panunzio, che tra i propri compiti ha anche quello di dirimere i contenziosi in materia elettorale. Toccherà a loro, una volta fissata l'udienza, l'onere di riprendere in mano il verbale delle operazioni elettorali, così da capire se la commissione guidata dal giudice Simone Nespoli abbia correttamente assegnato il premio di maggioranza.
LA VICENDA Al centro della contesa c'è l'interpretazione della legge elettorale per gli enti locali che premia la coalizione che al primo turno «ha avuto la metà più uno dei voti validi». Tutto sta nelle due parole «voti validi» e se, nel conteggio, sia corretto sommare anche quelli ottenuti dal sindaco, come ha fatto la commissione elettorale, recependo alcune sentenze del Consiglio di Stato.
Francesco Pinna