AEROPORTO. Protesta del sindacato per i turni di servizio nello scalo Mario Mameli

Il portavoce Di Cesare: «I Comuni trovino un accordo»

Vedi la foto Questa volta non ci stanno. Dopo mesi di rinvii, l'Unione tassisti sardi (Uts), il sindacato che raccoglie 60 dei 106 tassisti cittadini, sceglie l'ultima arma che ha a disposizione: lo sciopero. «Se salta anche questa volta il tavolo fissato il 5 luglio con Regione, comuni di Cagliari ed Elmas e l'Enac, l'11 incrociamo le braccia», spiega Marcello di Cesare, presidente della Uts. Oggetto del contendere: i turni di lavoro per i tassisti, di Cagliari ed Elmas, che operano in aeroporto.
IL PROBLEMA In tutto le auto bianche che stazionano nello scalo aereo sono 23, di cui 21 di Cagliari e 2 di Elmas. Con una grande differenza: «Ogni singolo tassista cagliaritano lavora una volta ogni 5 giorni, mentre quelli di Elmas, che sono 4, un giorno ogni 2», spiega Di Cesare. Per risolvere il problema, assieme agli altri responsabili dell'Uts, ha preso carta e penna e scritto a Regione, Comuni interessati e all'Enac. «La categoria lamenta che a distanza di circa tre mesi dall'entrata in servizio dei tassisti di Elmas, non si è arrivati a un'organizzazione del servizio coordinata tra i due Comuni».
LA REGIONE La Regione convocò il primo tavolo il 3 maggio scorso, «rinviato al 13 giugno per l'assenza dell'assessore cagliaritano al Traffico di allora Maurizio Onorato». Vista la concomitanza dei referendum c'è stato un ulteriore slittamento al 5 luglio prossimo. «La legge prevede che se non c'è l'accordo tra i Comuni sia la Regione a decidere», puntualizza Di Cesare, che si aspetta inoltre «che il nuovo assessore cagliaritano venga al tavolo e che sia preparato sulla questione».
«Con l'inizio dell'estate c'è un incremento di lavoro che può consentire di rimediare alla crisi», si legge nella missiva. Sempre che non si scioperi. (m. g.)