Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Poetto va... in Marocco

Fonte: L'Unione Sarda
24 giugno 2011

IL CASO. La scoperta di un gruppo di turisti sardi a Marrakech

 

Foto della spiaggia usata per una pubblicità
Vedi la foto È successo di nuovo: all'estero hanno utilizzato un'immagine dell'Isola per la pubblicità. Solo che questa volta non c'è frode. Perché con una foto che immortala uno scorcio sardo non si sponsorizzano bellezze naturali di una regione che non è la Sardegna, ma una tariffa di una compagnia telefonica, la Inwi del Marocco, che ha utilizzato l'inconfondibile immagine del Poetto con lo sfondo della Sella del Diavolo.
L'IMMAGINE L'avranno scelta perché probabilmente trasmette un senso di libertà. Forse solamente perché è bella. La foto che, secondo gli ideatori della reclame, dovrebbe far avvicinare eventuali clienti per guardare l'offerta della Inwi, è una ragazza che salta con un braccio teso verso l'alto sul bagnasciuga di una fermata della spiaggia dei Centomila. Sullo sfondo le vele di Marina Piccola e, appunto, la Sella del Diavolo.
LA PUBBLICITÀ La pubblicità è utilizzata solo in dei cartelloni cartacei, apparsi in tutte le città del Marocco. Per quella televisiva e online la Inwi ha preferito concentrarsi sulla straordinarietà e convenienza della tariffa. Dunque niente mare, niente spiaggia, niente aria esotica.
LA SCOPERTA La notizia è già apparsa su un sito di informazione online, Diario24Notizie con un articolo a firma di Flavia Attardi pubblicato martedì 14 giugno. A fare la scoperta è stata proprio lei, in vacanza con alcuni amici a Marrakech. «Increduli», scrive, «ci avviciniamo e allontaniamo dai cartelloni pubblicitari con le scritte in arabo e francese (...) i marocchini che passano non capiscono perché tanto interesse per una reclame ma è impossibile spiegare».
I PRECEDENTI Lo stupore è tanto, perché non è la prima volta che viene utilizzata l'immagine della Sardegna in modo ingannevole. Ma non è questo il caso. La Inwi non afferma che il Poetto fosse un altro luogo. A differenza, invece, di quanto avvenuto in passato. L'ultima volta è stato ad aprile, quando la compagnia aerea low cost tedesca Tui Fly spacciò l'inconfondibile arco calcareo di cala Goloritzè per un angolo di Creta. Avvenne anche nel 2001, quando un club vacanze in una pubblicazione utilizzò la stessa immagine affermando che fosse in Sicilia. L'anno successivo, un'altra insenatura ogliastrina, Cala Luna, faceva da sfondo per la pubblicità dei villaggi di Nicotera e Sibari, in Calabria.
Questa volta è diverso. Non c'è inganno. Però avrebbe fatto piacere, e inorgoglito, leggere in un angolo del cartellone, magari in piccolo, la didascalia: “Il Poetto e la Sella del Diavolo, Cagliari, Sardegna, Italia”.
Mario Gottardi