Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Confraternita Mouride Immigrazione, alla Fiera 3.000 senegalesi

Fonte: L'Unione Sarda
23 giugno 2011

V.LE DIAZ.

 


Vedi la foto Sono arrivati da tutta la Sardegna per partecipare alla prima storica giornata sarda dei senegalesi in ricordo del loro leader religioso, Cheikh Ahmadou Bamba fondatore della confraternita Mouride e della città “santa” di Touba.
RIUNIONE ALLA FIERA Tra preghiere e canti, ieri mattina, hanno raggiunto il padiglione D della Fiera campionaria da piazza del Carmine. Poco meno di tremila senegalesi delle delegazioni isolane Mouride hanno colorato con le loro vesti le strade di Cagliari.
Poi l'incontro nel quartiere fieristico per ascoltare le parole di Serigne Mame Mor Mbacké, guida spirituale della comunità islamica senegalese, per rafforzare il messaggio di pace, fratellanza e unione tra Chiesa cattolica e Islam.
«È una giornata importante», ha spiegato Abdou Ndiaye, segretario regionale dell'associazione Unione culturale islamica che ha organizzato l'iniziativa, «dopo il riconoscimento, con decreto del sindaco di Monserrato firmato nel dicembre del 2010, della giornata annuale da dedicare al fondatore della confraternita. Finora sono tre, in tutta Italia, le amministrazioni comunali che hanno fatto questo passo verso una maggiore integrazione. Negli Stati Uniti è avvenuto venti anni fa».
CINQUEMILA SENEGALESI La comunità senegalese Mouride in Sardegna è composta da circa cinquemila persone. Tremila ieri si sono incontrate a Cagliari.
«Non abbiamo mai avuto problemi con il popolo sardo», ha evidenziato Ndiaye. «C'è una convivenza pacifica. Per migliorare la nostra situazione, e facilitare così l'integrazione, servirebbe una maggior tranquillità. In particolare con il rilascio dei permessi di soggiorno e con gli alloggi».
Dal punto di vista lavorativo la comunità senegalese è pronta a tutto: «Non ci sono solo i ragazzi che fanno commercio ambulante. Abbiamo diverse professionalità e alcuni connazionali hanno aperto una loro attività».
Matteo Vercelli