Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un'agenzia per la casa

Fonte: L'Unione Sarda
13 giugno 2011

Proposta di Claudio Cugusi (Pd) per recuperare molti quartieri

L'esempio da seguire è San Salvario, Torino

San Salvario, a Torino, fino a dieci anni fa era un rione popolare in riva al Po: degrado e povertà, palazzi cadenti, immigrati clandestini e piccola criminalità. Ora, se è un modello da seguire, lo deve soprattutto al progetto di social housing che l'amministrazione del capoluogo piemontese ha pensato e cucito sui resti di un quartiere dove al tramonto scattava il coprifuoco. «L'esempio di Torino potrebbe essere efficace nel nostro centro storico», secondo il consigliere comunale del Pd Claudio Cugusi, che ieri ha partecipato al convegno “Recupero urbano e Housing sociale”, organizzato dal circolo Emilio Lussu del Partito democratico nel sottopiano del Municipio.
IL MODELLO TORINO «Copiare, in questo caso, può essere un fatto positivo. Prendere come modello l'housing sociale di Torino può dare a Cagliari la possibilità di restituire la dignità a molti rioni», ha detto Cugusi.
Nel capoluogo savoiardo è stata istituita un'agenzia comunale, “Abitare”, e attraverso un sistema di abbattimento di Tarsu e Ici, combinato con dei finanziamenti pubblici, si è data nuova vita a diversi quartieri. Anche Cagliari si potrebbe seguire questa strada: «A Torino i proprietari dei palazzi cadenti sono stati messi nelle condizioni di ristrutturare gli edifici grazie a imprese convenzionate. Poi il Comune ha gestito gli affitti di quegli immobili, permettendo a tanti studenti e giovani di avere un'abitazione a canone accessibile».
AGENZIA PER GLI AFFITTI L'idea della creazione di un'agenzia comunale che controlli gli affitti piace anche al segretario cittadino del Pd Yuri Marcialis: «Qui a Cagliari siamo ancora molto indietro, gli unici esempi di edilizia sociale sono quelli di via Curie e viale Monastir, che sono ancora indietro. E lo sarebbero ancora di più senza l'intervento dei consiglieri del Partito democratico durante la scorsa consiliatura». Al dibattito, moderato da Renato Chiesa (presidente del Circolo Lussu) e Mauro Mannoni, hanno partecipato anche alcuni dirigenti comunali. In città potrebbero essere sfruttati i «due milioni di metri quadri di aree militari», come ha ricordato Cugusi. «Potrebbero essere trasformate con il sistema del project financing o della permuta. I costruttori, scelti con un bando, in cambio darebbero alla comunità opere pubbliche». Poi c'è la cassa depositi e prestiti che finanzia fino al 40 per cento di ogni progetto di social housing. Un settore che al momento conta in Italia 107 cantieri. ( m.r. )