Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Metropolitana, forse ora si fa

Fonte: La Nuova Sardegna
3 giugno 2011

Se salta il veto del capoluogo si può pensare a un mezzo di trasporto pubblico veloce



La sfida è realizzare un tracciato completo per l’area vasta



L’Arst presenterà un’ipotesi di fattibilità dell’opera con un project financing Subito il nuovo tratto Repubblica-Matteotti

CAGLIARI. L’Arst gestore di metrocagliari è pronta a fare quel che un campione dei 5 mila passeggeri ha suggerito con le risposte ai ricercatori universitari impegnati nello studio di una rete di trasporto alternativa all’auto: userebbero molto di più la metro se ci fosse un percorso esteso. I cassetti dell’azienda regionale sono pieni di tracciati possibili, non solo per Cagliari.
C’è un disegno del percorso dentro Cagliari e nell’area vasta, fermato molte volte nell’arco degli ultimi vent’anni. Si era arrivati vicini anche alla richiesta di finanziamenti per chiudere l’anello che toccava Cagliari, Quartu e una quantità di comuni con una diramazione anche per Maracalagonis. Trecentocinquanta milioni di euro che i comuni dell’area vasta avevano chiesto di spendere alla Provincia e alla Regione. Per vent’anni, però, non si è potuto far nulla perché Cagliari ha messo il veto che ha impedito la stesura dell’anello. Il percorso circolare non si poteva fare perché il capoluogo non voleva il trenino in via Roma. Ferrovie della Sardegna proprietarie della rete poi confluite nell’Arst hanno tenuto duro per costruire almeno il trenino piazza Repubblica-Monserrato e poi progettare il prolungamento fino al policlinico universitario che ricade nel comune di Sestu dove il sindaco è d’accordissimo sulla necessità di farlo. C’è un progetto preliminare, «dobbiamo definire il tracciato col Comune», spiega Giovanni Caria presidente dell’Arst. Anche per Cagliari città, l’Arst ha una proposta preliminare con due tracciati possibili che attraverso il viale Diaz o il viale Bonaria congiungerebbero la stazione di piazza Repubblica a piazza Matteotti. Per Sestu e per piazza Matteotti sono due prolungamenti che l’Arst ha cominciato a riprendere in mano per la forza della necessità: in piazza Matteotti confluiscono ogni giorno 12 mila pendolari che devono risalire su un mezzo pubblico per giungere a destinazione, così come il mare di medici, studenti, docenti universitari, infermieri, pazienti, visitatori che ogni giorno si riversa alla cittadella universitaria di Monserrato (il breve tratto Monserrato-policlinico è coperto ora da una linea di pullman che allunga i tempi per l’attesa del mezzo e la percorrenza su strada).
E’ importante quel che si vorrà fare nel comune rinnovato sia per Cagliari città sia per il percorso della metropolitana in tutta l’area vasta. Cagliari resta un tassello fondamentale. Spiega il presidente dell’Arst: «Noi abbiamo esplorato la possibilità di andare avanti nell’antica direzione per ora soltanto con Sestu, che è d’accordo. Appena si dovesse avviare un tavolo di dimensione regionale noi saremmo pronti a parlarne. I finanziamenti non ci sono, noi stiamo valutando se è possibile pensare a un project financing per l’intera opera. Stiamo aspettando l’ipotesi di fattibilità che presenteremo alla Regione. Dell’anello un progetto preliminare non c’è, ma con le norme sugli appalti, una volta fatto noi il preliminare, si bandisce un appalto integrato per i progetti e l’opera».