Stamattina in Comune il passaggio di consegne con Emilio Floris




CAGLIARI. Prima uscita ufficiale per il neosindaco Massimo Zedda, ieri alla cerimonia della consegna degli attestati di benemerenza in Prefettura. La festa del 2 giugno è stata l’occasione anche per il suo primo intervento ufficiale con la fascia tricolore. Poche parole nello spirito della cerimonia, e poi in serata, la conclusione della sua prima giornata da sindaco con la festa al Bastione.
«È un onore per me rappresentare per la prima volta la città proprio in occasione della festa della Repubblica. Una festa dei cittadini, non dei partiti o delle istituzioni, la migliore occasione per sentirsi parte di una comunità, al di là delle divisioni». In serata la festa promossa dalla Cgil al Bastione, e anche qui nuovo bagno di folla.
Questa mattina, intanto avverrà il passaggio ufficiale di consegne tra il sindaco uscente Emilio Floris e Zedda, che potrebbe sempre in giornata ricevere anche la comunicazione ufficiale della composizione del consiglio. A quel punto avrà dieci giorni di tempo per convocare la prima seduta dell’aula.
Su quest’ultimo fronte, è intervenuto con una nota il senatore Francesco Sanna, che ricorda come a Lanciano, in provincia di Chieti, in cui dopo il ballottaggio si è presentata una situazione simile a quella di Cagliari, la commissione elettorale abbia attribuito mercoledì il premio di maggioranza alle liste del sindaco eletto. «Lanciano era, assieme a Cagliari e Oria (Brindisi), una delle città - ricorda Sanna - per le quali i senatori del Pd avevano chiesto al ministro dell’Interno Maroni di chiarire che, alla luce dei risultati, non si poteva verificare il fenomeno della cosiddetta “anatra zoppa”. All’onorevole Maroni suggerisco di far aggiornare il sito del ministero, che ancora adesso attribuisce la maggioranza dei seggi al candidato sindaco sconfitto». A Cagliari la commissione elettorale, presieduta dal magistrato Simone Nespoli, che mercoledì ha proclamato l’elezione di Massimo Zedda a sindaco con 50.055 voti validi ottenuti al ballottaggio, potrebbe proclamare gli eletti al consiglio comunale già oggi.
Ma Sanna sottolinea anche un altro aspetto della vicenda, sino a oggi poco legale e molto politica.
Su richiesta dell’Anci Sardegna ricorda Sanna, «anche l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani aveva formulato, prima dei ballottaggi, un parere formale che sostiene le stesse tesi che richiamavamo nelle nostre interrogazioni e che stanno puntualmente trovando applicazione. Peccato che quel parere, arrivato a Cagliari, sia stato chiuso a chiave in qualche cassetto».
Resta da capire se il cassetto a cui Sanna si riferisce sia quello dell’ex assessore comunale (Pdl) Anselmo Piras, da poche settimane presidente dell’Anci.(g.cen.)