Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La prima volta è alla Festa della Repubblica

Fonte: L'Unione Sarda
3 giugno 2011

Il sindaco in prefettura


Il ciuffo a visiera, le pieghe della fascia tricolore nuova di zecca, gli occhi che schizzano da una parte all'altra come se seguissero una partita di tennis. La prima volta da sindaco di Massimo Zedda è una marea travolgente di emozioni. Stringe mani, dispensa sorrisi, si presta a foto ricordo. Non c'è dubbio: riscuote simpatia. E ieri non era facile, vista la solennità della celebrazione, il 65° anniversario della Repubblica, e del luogo, palazzo Viceregio. Peggio di un esame. Gli occhi di generali, senatori, deputati, assessori regionali e provinciali puntati addosso.
LA PRIMA VOLTA Il battesimo Zedda l'ha ricevuto durante la Festa della Repubblica. È arrivato in piazza Palazzo accompagnato dal fedele Marco Murgia e da Francesco Cicero, gran maestro di cerimonia anche con Emilio Floris. La scalinata della sede prefettizia è il primo ostacolo da superare: un plotone di giornalisti cerca di strappargli qualche battuta. «Non adesso, siamo in ritardo». Di tre minuti rispetto all'orario ufficiale fissato per le 10,30. Abito blu, camicia bianca e fascia tricolore siede al tavolo con il prefetto Giovanni Balsamo, Michele Cossa, vicepresidente del Consiglio regionale, Giorgio La Spisa, in vece di Ugo Cappellacci, e Angela Quaquero, al posto del presidente della Provincia Graziano Milia.
IL DISCORSO Il sindaco Massimo Zedda parla dopo il prefetto Balsamo. Parte in sordina, come aveva fatto a Ballarò, ma acquista sicurezza alla velocità della luce. «Celebriamo una ricorrenza fondamentale. La Repubblica nasce quando la città aveva ancora aperte le ferite della guerra». Poi fotografa il presente, «con i grandi problemi che ci affliggono, primo fra tutti la disoccupazione». Un aspetto non si discute: «La Repubblica non può essere che democratica e antifascista». L'uscita è il replay dell'ingresso. Anzi peggio, visto che nella cattedrale si sono appena concluse le Prime comunioni. «La Giunta? Stiamo analizzando figure autorevoli e motivate, nel mondo del lavoro e dell'università», replica ai cronisti. Qualche nome? «Le indiscrezioni che ho letto mi fanno sorridere».
Andrea Artizzu