Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Zedda trionfa ovunque

Fonte: L'Unione Sarda
1 giugno 2011

 

L'analisi del voto, quartiere per quartiere: centro storico, Cep,


Sant'Elia, Is Mirrionis e San Michele voltano le spalle a Fantola

L'ampiezza del successo di Massimo Zedda è sintetizzata dal numero dei voti incassati al ballottaggio, ben 50.055. Addirittura più di quanti il sindaco uscente Emilio Floris seppe collezionarne cinque anni fa, quando si fermò a 49.716. In quel caso si trattava di una vittoria al primo turno e dunque, per equiparare il dato, bisognerebbe tener conto del fatto che al ballottaggio qualche altro sostegno in genere arriva. Ma, a vantaggio della “qualità” e del peso specifico delle oltre 50 mila preferenze incassate da Zedda, c'è da sottolineare che la platea era inferiore: 92 mila voti validi nel caso di Floris, poco più di 84 mila nel ballottaggio di domenica e lunedì scorsi. In ogni caso il dato è significativo dello “sfondamento” al centro da parte del nuovo primo cittadino.
RISULTATO UNIFORME Nel turno di ballottaggio è anche pesantemente cambiata la geografia del voto, con Zedda che si è imposto praticamente in tutti i quartieri. Il consigliere regionale di Sel ha, infatti, vinto in 158 sezioni su 175. E solo in tre Massimo Fantola è riuscito a incrementare le sue preferenze: si tratta di quelle di via Falzarego (la 202) e di via Monte Cassino (303, dove votano gli elettori di via Koch e via Peretti), senza scordare la 127 dell'istituto Martini, nella quale sono iscritti i residenti di via Sonnino, via Alagon e via Deledda.
DISFATTA A PIRRI Scomponendo i dati che arrivano dalle sezioni e aggregandoli quartiere per quartiere emerge un quadro che è uniforme: Zedda trionfa ovunque, soprattutto in periferia. Inequivocabile il risultato che arriva dalla Municipalità di Pirri, con il candidato del centrosinistra che arriva a quota 6356 preferenze e Fantola che si ferma a 3868. Se si somma Barracca Manna (2555 a 1606) si ottiene un risultato ancora più netto: 8911 a 5474, con uno scarto di oltre 3 mila voti.
SANT'ELIA Il divario tra il vincitore e lo sconfitto è diventato così importante (quasi 16 mila voti) perché rispetto al primo turno non solo i quartieri del centro storico ma anche le periferie hanno scelto Massimo Zedda e il cambiamento. A Sant'Elia, ad esempio, l'affluenza è stata bassa e quelli che sono andati a votare hanno scelto in maggioranza centrosinistra: 1035 contro 785. Non è andata meglio nel resto dei rioni di quella zona: 1267 (sempre per Zedda) a 988 al Quartiere del Sole, 607 a 505 tra Calamosca e il Poetto.
CENTRO STORICO Confermata la tendenza del primo turno, con il centrosinistra largamente maggioranza dappertutto. 3228 voti (contro 2265) a Stampace, 707 (contro 434) alla Marina, 568 (contro 316) a Castello, 3474 (contro 2214) a Villanova, 734 (contro 412) a La Vega. Nel centro storico già cinque anni fa il centrosinistra aveva complessivamente retto, tanto da riuscire a eleggere come presidente della Circoscrizione Gianfranco Carboni.
IS MIRRIONIS Per Fantola non è andata bene nemmeno nell'altra periferia storica. A Is Mirrionis il leader dei Riformatori si è fermato a 3073 preferenze, mentre Zedda si è issato fino a quota 4719. Altrettanto impietoso il confronto si è rivelato nella zona di San Michele, se è vero che il divario è stato di quasi mille voti: 3352 a 2498, sempre a favore del centrosinistra. Un tracollo, per il centrodestra, a Mulinu Becciu dove Zedda ha ottenuto 2428 voti contro i 1362 di Fantola. Sonore sconfitte anche al Cep (1388 a 981) e a Sant'Avendrace (521 a 391).
LE ALTRE ZONE Successi inequivocabili per Zedda praticamente in ogni rione: 1003 preferenze a Bonaria (contro 691), 3722 a San Benedetto (contro 2639), 3656 alla Fonsarda (contro 2594), 1201 a Monte Urpinu (contro 814), 2152 a Genneruxi (contro 1705), 3120 nella zona Amsicora-Fiera (contro 1914). Un quadro omogeneo, come detto, che facilita la lettura del quadro politico. I cagliaritani hanno scelto di cambiare, di voltare pagina dopo una lunga stagione di centrodestra. Ora starà a Massimo Zedda non deludere le loro attese.
Anthony Muroni