Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«L'Isola vuole cambiare»

Fonte: L'Unione Sarda
31 maggio 2011

 

Esulta il centrosinistra. Lai (Pd): un segnale per il centrodestra


Uras (Sel): decisivo il ritorno dei giovani all'impegno nella politica

   
Vedi tutte le 4 foto Cagliari, 30 gennaio 2011: Massimo Zedda batte Antonello Cabras alle primarie, sorpresona. La mattina dopo il Pd convoca, annulla e riconvoca una conferenza stampa: lo choc è evidente, il sostegno promesso a Zedda sembra più formale che convinto. I democratici entrano in una crisi che durerà un paio di mesi. Qualcuno chiede le dimissioni del segretario Silvio Lai.
IL PD, 4 MESI DOPO Cagliari, 30 maggio 2011: dopo Cabras, Massimo Zedda cattura un altro scalpo eccellente, Fantola. In soli quattro mesi, Silvio Lai è passato dal rischio dimissioni all'esultanza davanti alle telecamere di Raitre e di Videolina: «Il risultato di Cagliari dimostra l'unità della coalizione». Risposta a chi sospettava il Pd di disimpegno, se non di intelligenza col nemico. «Questa vittoria - prosegue Lai - è il frutto della scelta dei cagliaritani, che hanno premiato l'innovazione. Ma è un vento che soffia nell'Isola da almeno un anno, dalle Provinciali del 2010. E ora soffia in tutto il Paese, che dà al centrodestra un chiaro segno di cambiamento».
Cita esplicitamente il quadro politico regionale Francesca Barracciu , vicesegretaria del Pd, che ribadisce l'avviso di sfratto a Ugo Cappellacci: «Ora le forze della maggioranza già critiche con lui prendano le distanze nettamente. Quanto a Cagliari, è il 25 Aprile di questa città, la liberazione».
SEL Di «liberazione» parla anche Michele Piras , segretario di Sinistra ecologia e libertà, il partito di Zedda: «Il risultato cambia Cagliari, ma ha un valore politico generale per la Sardegna. Quando il centrosinistra sa proporre programmi e figure di rinnovamento, è vincente». Avuta l'ufficialità della vittoria, Piras ne ha parlato con Nichi Vendola : «Per l'entusiasmo e la partecipazione che ha suscitato - dice il leader di Sel - la vicenda di Cagliari è la vera immagine del centrosinistra che vogliamo: nuovo, giovane, capace di mobilitarsi».
Per questo Luciano Uras , consigliere regionale vendoliano, riconosce che «la vittoria di Zedda è la vittoria di tanti giovani capaci, intelligenti, impegnati, che hanno saputo comunicare, col candidato, la voglia di cambiare della società cagliaritana».
GLI ALTRI ALLEATI Esultano tutti: per il segretario dell'Idv Federico Palomba «gli italiani hanno licenziato Berlusconi e la sua destra in disfacimento». Adriano Salis , capogruppo dipietrista in Consiglio regionale, è «commosso» anche perché i successi di Zedda, Pisapia e De Magistris «si devono in larga parte al ritorno in massa dei giovani nella politica».
«Grande soddisfazione per il risultato nazionale e regionale del centrosinistra» anche da Enrico Piras , segretario dell'Upc che pure - lasciando libertà di alleanza ai dirigenti locali - non ha sostenuto Zedda: «Non abbiamo mai creduto e non crediamo necessarie - ribadisce ancora - le primarie per il centrosinistra».
«Anche in Sardegna il berlusconismo è al capolinea», commenta la Federazione della sinistra, espresso da una nota di Laura Stochino e Alessandro Corona , segretari rispettivamente di Rifondazione e Pdci: «Il centrosinistra, quando è unito e compatto, con un programma politico chiaro e rispettoso delle diverse esigenze di tutta la popolazione, risulta vincente e credibile».
Giuseppe Meloni