Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Zedda, successo epocale

Fonte: L'Unione Sarda
31 maggio 2011

 

Venti punti percentuali di vantaggio del nuovo sindaco


sul suo avversario Fantola: il distacco sale a quasi 16 mila vot


Vedi la foto Cagliari ha scelto di cambiare. Lo si sentiva nell'aria, come ha più volte detto Massimo Zedda durante la campagna elettorale. Ora tocca a lui. Scelto dal 59,35 per cento degli 85.190 cagliaritani che si sono recati alle urne per il ballottaggio (il 62,23% degli aventi diritto, circa 9 punti in meno rispetto al primo turno), non poteva forse sperare in una vittoria più netta. Quasi 16 mila voti di scarto inflitti al suo avversario Massimo Fantola (50.055 a 34.176), a rendere impietoso un trionfo sul quale non ci sono ombre. E a poco serve interrogarsi ancora sull'interpretazione della legge elettorale e sul rischio anatra zoppa, che deriverebbe da una maggioranza consiliare che potrebbe essere di colore diverso rispetto a quella della coalizione che ha espresso il sindaco. Farlo sarebbe quasi mancare di rispetto all'elettorato, che si è pronunciato in maniera netta e inequivocabile.
L'ANALISI Il dato elettorale è uniforme: non c'è zona della città nella quale il vento del centrosinistra e del candidato più giovane non sia spirato con impeto, travolgendo le speranze di rimonta di Massimo Fantola. Sono 158 (su 175) le sezioni nelle quali Zedda ha vinto: persino a Sant'Elia e a Is Mirrionis, quartieri che nel primo turno avevano premiato la coalizione di centrodestra (capace di issarsi fino a oltre il 53 per cento) la gente ha deciso che era ora di cambiare. Normale, in tempo di democrazia dell'alternanza e di maggioritario. Proprio il sistema che il candidato a sindaco del centrodestra ha più volte rivendicato di aver contribuito a costruire. Zedda ha preso 7700 voti in più rispetto a due settimane fa, Fantola 7700 in meno.
LA DISCONTINUITÀ A far pendere la bilancia dalla parte di Massimo Zedda hanno contribuito tanti fattori: la giovane età del nuovo sindaco, il suo viso pulito e i suoi slogan all'insegna della novità e del cambiamento. Qualcosa deve avur pure inciso il diffuso sentimento di sfiducia che in tutta Italia si respira nei confronti del governo, dell'alleanza di centrodestra e del presidente del Consiglio, in primis. Ci sarà da interrogarsi anche sull'omogenità della coalizione che si è presentata sotto le insegne di Massimo Fantola: la sensazione, scomponendo il dato delle liste e analizzando il tracollo del secondo turno, è che una parte dell'elettorato del Pdl non abbia accettato una candidatura che proveniva da un'ala più moderata dello schieramento. Da un leader che, in più di un'occasione, si è differenziato rispetto alle posizioni di Berlusconi e del centrodestra. Qualcuno, a caldo, ha trovato anche un'altra possibile spiegazione: «In fondo i cagliaritani hanno bocciato anche l'amministrazione Floris».
FESTE E PROBLEMI A metà serata i sostenitori di Zedda si sono fermati di fronte al Comune, intonando cori di giubilo per la vittoria e di scherno, nei confronti dell'ormai ex inquilino di palazzo Baccaredda. Che entro un paio di giorni, giusto il tempo di aspettare la proclamazione da parte della commissione elettorale centrale, passerà la consegne al suo successore Massimo Zedda. Il sogno della sinistra è diventato realtà: ora, ad affrontare i problemi della città, toccherà a lui.
Anthony Muroni