Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sardegna paradiso dei quattrozampe

Fonte: L'Unione Sarda
25 agosto 2008

Le ispezioni condotte in tutta Italia dai Nas contraddicono il sottosegretario alla Salute

Massimo livello di benessere, promossi canili e dog sitter
Più di 700 le ispezioni condotte dai carabinieri del Nas a luglio in tutta Italia. Bocciate Sicilia e Umbria, promossa la Sardegna.
I sardi maltrattano i cani? L'aveva detto il sottosegretario alla Sanità Francesca Martini, lo negava il senso comune. E ora lo smentiscono anche i dati, forniti dallo stesso ministero del sottosegretario. Su 47 ispezioni dei Nas, canili, dog-sitter e negozi dell'Isola hanno superato gli esami tranne che in un caso.
In molte altre regioni, invece, le irregolarità erano assai di più a fronte di un minor numero di verifiche effettuate. (Ad esempio in Puglia su 33 controlli sono state riscontrate 8 violazioni). Questi dati chiudono di fatto la polemica aperta dalle dichiarazioni del sottosegretario alla Salute, successive al tragico episodio del 14 luglio a Sassari, quando un'anziana donna era stata aggredita e uccisa, in casa sua, dal pitbull del figlio. In un'intervista al Corriere della Sera il sottosegretatio aveva dichiarato che «non è un caso che questo fatto sia avvenuto in Sardegna, una delle regioni più problematiche sul rispetto dei livelli minimi del benessere degli animali». Non le andava inoltre di accusare indiscriminatamente i pitbull come cani pericolosi: «Non colpevolizziamo le razze», aveva affermato. Due pensieri ripresi con sottile ironia dal saggista Claudio Magris: «Accusare indiscriminatamente i pitbull è razzismo, mentre invece non lo è accusare indiscriminatamente i sardi di crudeltà nei confronti degli animali».
I dati raccolti a luglio dai Nas smentiscono ogni dubbio. Più di 700 ispezioni in tutta Italia. Controlli per allevatori, dog-sitter, addestratori e toilettatori. Sopralluoghi nei negozi, ambulatori privati e canili. Violazioni accertate: 270 (51 penali e 219 amministrative). Persone da segnalare 189. La Sardegna si becca un'infrazione penale: su 23 canili privati uno risulta non idoneo. Gli 11 negozi esaminati passano l'esame. Idem i 7 canili sanitari. I 5 toilettatori e un allevatore hanno tutto in regola. L'unica regione che non viene multata è la Valle D'Aosta: 11 ispezioni e nessuna infrazione. Vanno molto peggio le cose in Sicilia e in Umbria: l'isola raggiunge quota 17 per le violazioni, su 47 controlli; i 23 sopralluoghi nei canili dell'Umbria sono terminati con 16 multe. Oltre alle cifre - che dimostrano che i sardi non torturano gli animali per passatempo - si aggiunge una considerazione di Sandro Meloni, veterinario dell'assessorato regionale alla Sanità: «Siamo una delle prime regioni ad aver istituito l'anagrafe canina, anche su internet. Più di 180mila proprietari sono iscritti nella banca dati». In poche parole: la maggior parte dei padroni isolani ama il proprio quattrozampe.
FRANCESCA GHEZZO

24/08/2008