C.SINISTRA. Il vicesegretario del Pd
«Crediamo di poter segnare il gol finale in questa partita decisiva». Il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, non sembra avere dubbi su come andranno i ballottaggi in città e nel resto dell'Isola. Intervenendo ieri nella sede di via Emilia a sostegno del candidato a sindaco Massimo Zedda, il numero due del partito ha rimarcato l'importanza del voto di domenica e lunedì. «Sono 5 anni che perdiamo, prima le europee, poi le politiche e le amministrative», ha proseguito, «il voto della settimana scorsa segna una svolta. Ma sarà un segnale incompleto se non lo confermeremo al ballottaggio».
LA LEGA Letta ha poi attaccato la Lega e Berlusconi per l'idea di trasferire i ministeri al Nord e per l'intervento a “Porta a Porta” («Se qualcuno era ancora incerto - ha detto - dopo quello show si è convinto»), ma è alla Sardegna che il vicepresidente del Pd pensa, convinto che il centrosinistra possa vincere in tutti i Comuni. La svolta, dice, arriverà nel giro di due anni. «La Sardegna è sempre stata protagonista della vita politica nazionale», ha esordito, «oggi è diventata una dependance di Arcore: a differenza di Soru, che arrivava a Roma con la schiena dritta, Cappellacci vive nell'anticamera di Berlusconi e interpreta il ruolo di governatore come semplice dipendente».
ZEDDA E LAI Accanto a lui il candidato a sindaco Zedda, ma anche il segretario sardo del partito Silvio Lai ed una nutrita schiera di parlamentari e consiglieri regionali. Massimo Zedda ha poi sottolineato i punti forti del suo programma: «Vogliamo il rilancio della città», ha chiarito, «e il turismo è fondamentale: dobbiamo affascinare i turisti che in quattro ore scendono dalle navi da crociera». E ieri sera, infine, è arrivata una replica del presidente della Regione, Ugo Cappellacci: «Il solito copione di insulti contro l'avversario politico», ha sottolineato il portavoce Alessandro Serra. «I Sardi hanno già avuto modo di verificare come il presidente Cappellacci sia impegnato costantemente a tutelare con i fatti gli interessi della nostra Isola».
Francesco Pinna