Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pili: capacità e buon senso, abbiamo il candidato ideale

Fonte: L'Unione Sarda
27 maggio 2011

Il parlamentare del Pdl: Fantola incarna una novità reale

Il deputato del Pdl Mauro Pili è convinto che Massimo Fantola vincerà il ballottaggio, semplicemente perché è più preparato e ha un programma di gran lunga più efficace.
Perché i cagliaritani dovrebbero scegliere Fantola?
«Perché ha un progetto serio e concreto, ha le idee chiare per creare sviluppo e occupazione. La differenza tra Fantola e il figlioccio di Soru e Vendola è evidente: il primo ha un piano strategico innovativo ed efficace, il secondo solo banali slogan. Non affiderei mai una città a un funzionario di partito, cresciuto nelle segreterie del vecchio Pci, allevato alla scuola di D'Alema e adottato da un miliardario come Soru. Hanno giocato la carta del visino angelico, ma i cagliaritani hanno capito che votare Zedda significa votare Soru, D'Alema, Vendola e Cogodi».
Il vostro candidato è in grado di incarnare il desiderio di novità emerso dalle urne?
«Fantola ha messo in campo un piano esecutivo senza precedenti. Ha sfidato i problemi non con proclami ma con atti: quando parla di 100 mila nuovi turisti a Cagliari lo fa con una delibera, nella quale spiega dove prende le risorse e indica la strada tecnico-giuridica per l'accordo tra la società di gestione dell'aeroporto e le compagnie aeree low cost. Un piano che avrà una ricaduta da 50 milioni di euro Basterebbe questo per dire che Fantola incarna una novità seria e concreta. Non certo di facciata come quella della sinistra».
Si è dato una spiegazione del fenomeno del voto disgiunto, al primo turno?
«Al primo turno si sono percepiti di più i partiti, la squadra, il consenso ai singoli consiglieri e forse non è stata valorizzata, come sarebbe stato giusto, l'immagine del sindaco Floris. Ora si deve scegliere tra la candidatura concreta di Fantola e quella di facciata dell'uomo di Vendola».
Il risultato di Cagliari ha risentito di quello che è parso essere un trend nazionale?
«Cagliari si è mostrata ancora una volta autonoma dai trend nazionali, con oltre il 53% dei voti al centrodestra. E questo nonostante gli effetti della grave crisi mondiale».
Perché Berlusconi non è venuto a Cagliari per la campagna elettorale?
«È stato esplicito: sostegno pieno e convinto a Massimo Fantola e solo gli impegni di governo hanno impedito la sua presenza a Cagliari. Il suo rinnovato appello di queste ore a votare Fantola rappresenta il sostegno più convinto dell'intero Pdl».
Di cosa ha bisogno la città per vincere la sfida dello sviluppo?
«Cagliari nei cinque anni di governo regionale della compagine Soru- Zedda è stata stritolata da imposizioni, vincoli e divieti. Con un aberrante Ppr è stato bloccato il centro storico, è stato vietato lo sviluppo turistico e anche la valorizzazione del litorale del Poetto è finito sotto le forche caudine del governo della sinistra. Ora bisogna far ripartire Cagliari. Il Comune deve esigere quell'autonomia pianificatoria che la sinistra gli ha negato. Bisogna perseguire la via maestra dello sviluppo turistico già brillantemente tracciata dal sindaco Floris».
Il Pdl sardo è in crisi?
«Il Pdl svolge un ruolo responsabile di governo. Da partito di maggioranza relativa molto spesso è chiamato a rinunce e dei passi indietro a favore degli alleati. Questo a volte può determinare una contrazione di consensi ma la capacità di recupero dimostrata negli anni da Berlusconi sono la garanzia che anche questo momento di difficoltà sarà superato».
Chi vince a Cagliari lunedì?
«Vinceranno il buon senso, la concretezza, il senso di responsabilità di quei tanti cagliaritani che non rischieranno mai un futuro fatto di divieti e freni allo sviluppo. Cagliari ha bisogno di idee giovani e non di giovani vecchi. I cagliaritani amano la propria città e per questo sceglieranno Massimo Fantola, il sindaco della concretezza e delle idee chiare».
Anthony Muroni