Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Fantola? Bravo e concreto»

Fonte: L'Unione Sarda
26 maggio 2011

Da Floris l'apprezzamento per le bozze di delibera presentate nei giorni scorsi

Il sindaco rilancia le proposte su turismo e 5 per mille
Un vertice per mettere a punto gli ultimi giorni di campagna elettorale e per concordare su una linea politica che, attraverso la sintesi di Massimo Fantola, cerca di coniugare la continuità con l'amministrazione di Emilio Floris e l'alto tasso di innovazione che il candidato a sindaco dice di voler portare avanti. È questo il senso del messaggio che esce fuori dal confronto sulla strategia per il ballottaggio, conclusosi a tarda notte, tra Floris e Fantola.
IL PROGETTO TURISMO Al sindaco uscente sono piaciute molto le idee concrete («le ho trovate nero su bianco, con tanto di proposta di delibera e copertura finanziaria») messe sul tavolo dal candidato per il quale anche il Popolo delle libertà fa il tifo: «La sfida per il turismo lanciata da Fantola è intrigante, innovativa e può profittare del fatto che la mia Giunta gli consegna una città che da tutti gli osservatori esterni viene definita infinitamente più bella, pulita e decorosa rispetto a vent'anni fa - racconta Emilio Floris, che ha sotto braccio la bozza di delibera predisposta dallo staff tecnico del comitato elettorale di centrodestra - l'investimento in promozione, per attirare a Cagliari 100 mila turisti in più all'anno, con la collaborazione delle compagnie aeree low cost è dunque da condividere e supportare in toto».
Il riferimento è ai riflessi economici (quantificabili in circa 50 milioni di euro, con il giro d'affari che verrebbe prodotto da una maggior presenza di visitatori stranieri), del quale ha parlato Massimo Fantola: «Ecco, quando si parla di innovazione si può certamente fare riferimento al progetto presentato nei giorni scorsi nel corso della conferenza stampa all'aeroporto», aggiunge il primo cittadino uscente, che è anche coordinatore del Pdl a Cagliari.
«Mi sembra un piano che si inserisce, nel solco della continuità, con il metodo di governo che per dieci anni abbiamo portato avanti sulla città turistica, all'insegna dell'ospitalità, cercando di farla diventare il punto nevralgico degli scali dei low cost e hub principale al centro del Mediterraneo».
LA KARALIS CARD Apprezzamento, da Floris, anche per l'idea della “Karalis card”, con particolare riferimento al consorzio da creare in collaborazione con i commercianti, gli operatori della ristorazione, gli albergatori e il Ctm, per quel che riguarda i trasporti: «Come si fa a mettere in concorrenza un candidato che presenta idee che possono essere operative sin da subito con uno che parla solo per slogan e non ha mai amministrato nemmeno un condominio?» è la domanda, retorica, che il sindaco offre all'interlocutore.
SPORT E PARROCCHIE «Nel corso del colloquio con Fantola ho avuto modo di approfondire anche la sua proposta sui fondi da reperire per finanziare sport, cultura, parrocchie e centri di aggregazione, attraverso il meccanismo delle Onlus, deviando su Cagliari il 5 per mille versato dai contribuenti», aggiunge Emilio Floris. «Non posso far altro che ripetere il discorso precedente: l'idea di chiedere ai cagliaritani di indirizzare parte delle loro tasse al Comune di residenza invece che alle casse dello Stato è, allo stesso tempo, semplice e geniale. E la scelta di destinare quei soldi ad associazioni sportive e culturali, oltre che agli oratori non può che rendermi felice e confermarmi che l'operato della mia amministrazione, da sempre in prima linea su quei temi, è giudicato positivamente da chi mi dovrà succedere».
EMERGENZA LAVORO Fantola ascolta e interviene, oltre che per ringraziare Floris per le belle parole, per ribadire un concetto che intende ripetere negli ultimi giorni di campagna elettorale: «La vera emergenza è il lavoro e noi sappiamo come fare per affrontarla: anzitutto tamponeremo la situazione attuale con un potenziamento dei servizi di assistenza nelle disponibilità del Comune. E poi getteremo le basi per costruire un sistema-Cagliari che sia capace di creare lavoro vero e di qualità, sconfiggendo quanto più possibile la malapianta del precariato».
Anthony Muroni