Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Vendola suona la carica: «Zedda batterà il Golia dei poteri forti»

Fonte: La Nuova Sardegna
26 maggio 2011

Vendola suona la carica: «Zedda batterà il Golia dei poteri forti» 
 
 

CAGLIARI. Settemila persone circa ieri sera in piazza del Carmine alla manifestazione per Massimo Zedda sindaco di Cagliari ribattezzato leader del cambiamento da un trascinante Nichi Vendola. Che ha invitato la piazza a lottare non solo «per sconfiggere politicamente Berlusconi, ma per sconfiggere culturalmente il berlusconismo», intriso di ossessioni epperò per nulla preoccupato della n’drangheta che penetra nelle istituzioni, dei «giovani all’ergastolo della precarietà». O delle telefonate mai fatte «per salvare le aziende sarde comprate dai russi».
Vendola ha tirato il filo tra la Sardegna e il resto dell’«Italia che è uscita fuori dalla pubblicità e ha ripreso in mano la realtà». Ha dichiarato la sua gratitudine a Massimo Zedda: quando lui, Vendola, cominciava a decidere di mollare la politica l’arrivo di persone come il giovane candidato sindaco di Sel lo avevano convinto «che una speranza c’era». «Ricevo telefonate - raccontava ieri alla folla - che mi chiedono com’è questo énfant prodige che ha capovolto i pronostici e dato scacco matto alle famiglie potenti di questa città. Io spiego che c’è un segreto: esiste una generazione che non è stata incantata e sedotta da vent’anni di corruzione berlusconiana, ha usato il telecomando per spegnere quella tv e crescere culturalmente... Mi è cara questa città, qui sono venuto quando cominciai il giro delle periferie italiane, andai a Sant’Elia: è vero che è una periferia cresciuta male per il patto tra proprietari dei terreni e costruttori, ma lì ho visto energie e talenti che vanno portati al centro... Massimo Zedda può far diventare Cagliari una città policentrica, Cagliari era una perla che è stata sfregiata da una destra affarista e arruffona. Lunedì Cagliari parlerà all’Italia e dirà che il vento è cambiato». Dopo il presidente della Provincia Graziano Milia ha parlato per una decina di minuti anche Zedda, che ha ringraziato la piazza: «Una bella piazza, tutti avete aiutato per questo risultato e, in mancanza di altre risorse, proprio questa è la nostra forza...».
Il tasto più battuto è stato Berlusconi e Vendola, sceso dall’aereo a Elmas, non ha mandato a dire perché così doveva essere: «La verità di queste elezioni amministrative è che si sta battendo il berlusconismo. Non sono Moratti e Lettieri a perdere le elezioni, ma Berlusconi che ha sovrapposto la sua faccia su tutti i problemi locali. Mi piace che tutte le residenze del premier siano state espugnate: Olbia come Arcore tornano a respirare un’aria di libertà. A parte qualche discussione locale, ovunque il centrosinistra sta battendo il centrodestra. E quel che succede a Cagliari ha una sua poesia particolare: davvero qui c’è il Davide che batte Golia, con un vero figlio di questa terra, non un giovane rampante, ma un giovane preparatissimo e con un volto pulito». Gli elettori hanno dato a Zedda 7, 8 punti in più «rispetto al centrosinistra che è in affanno», e il centrosinistra ora sta guardando ai moderati: «Tutti stiamo facendo la nostra parte per contribuire ad allargare la coalizione. I moderati non sono a loro agio in una situazione dove la coalizione di governo attacca frontalmente tutto e tutti, come succede in queste ore con i vescovi che denunciano l’esplosione della rabbia dei poveri... mentre il dolore sociale è cresciuto, improvvisamente l’Istat rivela la geografia delle povertà e il ministro Tremonti critica l’Istat. Adesso si sente dire che il centrodestra ha scelto male i candidati, ma la verità è che la responsabilità è tutta di Berlusconi, la sconfitta l’ha voluta lui a furia di sottrarsi agli obblighi della legge, a litigare su tutto... Invece di parlare di questo, perché non si parla di chimica di base, per restare in Sardegna? Perché dobbiamo parlare dei ministeri da trasferire al Nord come prima si è parlato di Ruby? Io credo che questa volta si sia creata una diffusa renitenza alla leva obbligatoria berlusconiana. Certo è impressionante vedere il Nord che chiede l’elemosina, che crede di potersi salvare portando qualche ministero, siamo finiti all’accattonaggio. Ma la vera discussione resta su un fatto - ha concluso Nicky Vendola prima di andare a Iglesias -: il ciclo berlusconiano è finito».