Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sfida in tv, prime idee sulla Giunta

Fonte: La Nuova Sardegna
26 maggio 2011

Fantola: «Molte donne e giovani». Zedda: «Le migliori professionalità» 
 
 
 
Fantola Ho parlato con il premier: dopo il voto gli farò richieste su Cagliari 
 
STEFANO AMBU 

 

CAGLIARI.La seconda partita a Cagliari su Sky nel giro di quattro giorni. Dal calcio alla politica, in tv finisce anche lo scontro tra Massimo Fantola, centrosinistra, e Massimo Zedda, centrosinistra. Come Cagliari-Parma, niente magie e colpi da ko. Zedda: «Votate per cambiare: una necessità nell’aria». Fantola: «Noi abbiamo progetto, idee e classe dirigente».
Massimo il teatro, Massimo il nome dei due candidati. E massimo rispetto l’uno dell’altro: è finita non con una, ma con due strette di mano, tra Fantola e Zedda. I tifosi, separati a destra e a sinistra da un corridoio, si sono fatti sentire (e richiamare dal moderatore) a colpi di applausi, «bravo Massimo», e commenti a voce alta. Situazione comunque sotto controllo.
Molto controllati anche i due sfidanti. Ad esempio sulla Giunta. Tutti cauti, solo indicazioni. «Ci penserò martedì - ha detto Fantola - ci saranno molti giovani e donne. Gli assessori li sceglierò io sulla base della loro capacità e onestà». Non si è sbilanciato nemmeno Zedda: «Il quaranta per cento delle quote - ha scherzato - sarà riservato agli uomini. Nella Giunta ci saranno le migliori professionalità di Cagliari». L’argomento big, e soprattutto Berlusconi, riesce un po’ a scaldare avversari e platea.«Renzi? - risponde Zedda a una domanda sul sindaco di Firenze - è uno che governa bene. Andare da Berlusconi? Per le richieste si va dai ministeri». Fantola prima se la prende con i big della sinistra a sostegno di Zedda: «D’Alema con Cagliari - avvisa - non c’entra nulla?». Ma poi, stuzzicato dal moderatore, parla anche del premier? «Io in questi giorni ho parlato con Berlusconi - ha rivelato - e gli ho detto che dopo il voto ni rivolgerò a lui per fargli precise richieste su Cagliari».
Lo stesso Fantola annuncia una clamorosa svolta sui rapporti con Equitalia: «Chiuderemo ogni rapporto - ha detto - sarà il Comune a occuparsi direttamente di tutto». Sulla questione Equitalia d’accordo anche Zedda: «Un problema serissimo - ha aggiunto - sono tanti gli imprenditori che non possono accedere al credito».
Poetto? «Il giorno dopo le elezioni - annuncia Fantola - ci sarà un’unicà Autorità, neo ho già parlato con il sindaco di Quartu Contini. Sono d’accordo, non si devono abbattere ora i chioschi bar, ma lasciare finire la stagione». Zedda invece smonta tutto. Non i chioschetti, ma l’Autorità: «Il Poetto deve essere considerato un unicum - spiega - ma un’Autorità non serve: basta che Cagliari, Quartu e Provincia si mettono d’accordo». Poi vecchi rancori sulla spiaggia dei Centomila: «L’ha rovinata il centrodestra», ha attaccato Zedda. «No - ha ribattuto Fantola - l’intervento era stato programmato prima». La disoccupazione è stato il primo argomento trattato dai due candidati: «Come la malaria - ha ricordato Fantola - e le medicine sono le nuove tecnologie, il Porto canale, il commercio e il turismo». Zedda ha iniziato con un quadro della situazione: «Ventimila giovani - ha spiegato - sono dovuti andare a vivere nell’hinterland. Disoccupazione e precarietà: bisogna investire nuove risorse sulla de minimisi per le piccole imprese. La macchina amministrativa deve mettersi in moto per dare opportunità: bisogna abbattere la Tarsu e l’Ici sulla seconda casa. E non sprecare». Apparentamenti, dichiarazioni d’amore, simpatie, tirate di giacchetta? «Non faccio appello agli elettori di un partito - ha detto Zedda rispondendo a una domanda sugli attestati di stima extra centrosinistra - faccio l’appello a tutti i cagliaritani». Fiducioso Fantola: «Cagliari - ha detto riferendosi al voto delle liste - con il 53 per cento ha scelto di rimanere una città moderata».
Appena sfiorato e, subito chiuso, l’argomento minacce e intimidazioni.
Si è parlato anche di anatra zoppa: «Ma io - ha detto Fantola - ho subito detto che non si deve parlare di questo: le scelte devono essere fatte su altre basi. Ma prendo atto che sul tema ci sono due posizioni differenti». Che invece diventano una sola per Zedda: «Ci sono sentenze che parlano chiaro - ha replicato il candidato di centrosinistra - il problema non esiste».