Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Spostarsi in metro e non in auto: ricerca bis

Fonte: La Nuova Sardegna
19 maggio 2011

Lo studio del Centro per la mobilità sostenibile sugli stili di viaggio dei passeggeri del trenino leggero






CAGLIARI. Seconda parte del progetto Casteddu Mobility Style. Un gruppo di passeggeri abituali della metropolitana leggera è stato invitato a partecipare a un lavoro approfondito sugli stili di viaggio e sulle necessità che spingono le persone a scegliere la metropolitana leggera in alternativa all’auto. Lo scopo della seconda parte della ricerca promossa dal Crimm, il centro di ricerca universitario per la mobilità sostenibile, è quello di accertare quali opzioni possono essere offerte per invogliare i passeggeri a moltiplicare gli spostamenti con mezzi alternativi all’auto. In sostanza si proporranno itinerari per lo shopping, il tempo libero, il fitness sempre utilizzando la metropolitana leggera e in aggiunta il bus oppure la bicicletta. La ricerca del Crimm nasce sia per capire che tipo di persone ha scelto di viaggiare ogni giorno con la metropolitana leggera di Cagliari e poi quali condizioni bisogna creare perché l’uso di mezzi alternativi all’auto cresca sia fra le persone che già hanno fatto questa scelta sia fra quelle che ancora non l’hanno fatta. La ricerca del Crimm aveva accertato che i 5 mila passeggeri del metrò leggero sono in larga parte persone tra i 25 e i 40 anni che hanno un’auto propria però preferiscono viaggiare sulla metropolitana perché evitano lo stress della ricerca del parcheggio, arrivano comunque prima a destinazione, tengono in qualche considerazione il problema dell’inquinamento e quindi riconoscono che usando la metropolitana anziché l’auto riescono a dare un contributo al disinquinamento della città. La metropolitana è vista come un mezzo veloce, sicuro, gradevole sul piano estetico. E’ definitivamente tramontata insomma la stagione di coloro che si opponevano alla metropolitana di superficie perché abbruttiva le strade (la via Roma in particolare). Quasi tutti gli intervistati hanno dichiarato che userebbero di più la metropolitana se questa avesse un tracciato più ampio dell’attuale (che è soltanto piazza Repubblica-Monserrato).