Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il centrosinistra cerca il riscatto: ma è derby tra il Pd e i vendoliani

Fonte: L'Unione Sarda
12 maggio 2011

La linea verde
Un successo
di Zedda e Testa
imporrebbe
a tutti i partiti
il rinnovamento
generazionale
La tumultuosa crescita di Sel

 C'è una gara nella gara, per il centrosinistra sardo che affronta le Comunali: è quella tra Pd e Sel. Alleati ovunque, anzi i due pilastri della coalizione (se l'Idv permette, dopo la crescita tumultuosa degli ultimi anni): eppure molti vedono il possibile exploit dei vendoliani come un pericolo per i democratici. Anche in vista delle Regionali del futuro.
DOPO LE PRIMARIE Una sensazione nata all'indomani delle primarie di Cagliari e Iglesias, quando i giovani di Sel (Massimo Zedda e Marta Testa) si sono mangiati i concorrenti del Pd. Ora ci si aspetta che i due candidati trascinino in alto le percentuali delle liste di Sinistra ecologia e libertà. C'è addirittura chi pensa che la lista Pd di Cagliari - non fortissima, secondo alcuni - rischi il sorpasso. E chi arriva a ipotizzare sconvolgimenti nazionali per il partito di Bersani se Zedda riuscisse a diventare sindaco.
«Noi viviamo la competizione col centrodestra, non col Pd», mette le mani avanti Luciano Uras, consigliere regionale di Sel. «Come dice Vendola, dobbiamo lavorare per cambiare questo Paese, non per segnare una tacca in più dentro il centrosinistra. Speriamo di fare bella figura col nostro simbolo, ma soprattutto vogliamo contribuire a una svolta per Cagliari e anche per Olbia». Sorprese che, conclude Uras, potrebbero anche spianare la via alla riscossa del centrosinistra alla Regione.
RITROVATA SINTONIA «A Iglesias si è creato un bell'amalgama e una grande sintonia», sottolinea Francesco Sanna, senatore sulcitano del Pd. I democratici inizialmente avevano preso male la vittoria di Marta Testa, «ma abbiamo superato quei problemi», giura il parlamentare: «E forse senza le vicende di Cagliari e Iglesias non ci sarebbe stato questo sforzo unitario. Il clima della campagna elettorale ha portato cose positive». Semmai il cruccio di Sanna è che «la posizione dell'Udc nella Giunta regionale, simile a quella della Lega a livello nazionale, ha bloccato il terzo polo e impedito esperimenti di cartelli delle opposizioni, in occasione di queste amministrative».
Al di là delle considerazioni prudenti degli esponenti dei due partiti (prudenza inevitabile, a pochi giorni dal voto), è innegabile che nelle segreterie regionali si attendano con ansia anche i risultati delle liste, non solo quelli dei candidati sindaci. Per il Pd la sconfitta nelle primarie (soprattutto a Cagliari, dov'era in gioco un big come Antonello Cabras sostenuto, almeno in teoria, da tutte le correnti) ha aperto un duro scontro interno.
DENTRO IL PD Una fase che si è chiusa con un documento dell'assemblea regionale, che ha aperto la strada alla gestione unitaria del partito. Nelle settimane successive Silvio Lai ha varato su queste basi una nuova segreteria. Ma non tutto è risolto, specie nel rapporto col gruppo degli ex popolari che fanno riferimento al deputato Paolo Fadda. Anche perché appare evidente a tutti il ritrovato ruolo, nelle dinamiche interne al Pd, di Renato Soru: che dopo l'assoluzione nel processo Saatchi potrebbe anche ripensare alla candidatura come governatore, per il 2014.
I GIOVANI Per altro un successo di Zedda e Testa - o comunque delle prestazioni particolarmente buone - aprirebbero anche un profondo dibattito sul ricambio generazionale. I due esponenti vendoliani viaggiano sui 34-35 anni: quella generazione su cui ancora il Pd non ha avuto il coraggio di puntare davvero (e pure chi ha dieci anni di più non riesce sempre a emergere). Se l'accoppiata di Sel uscirà bene dalle urne, sarà difficile per tutti non seguire la linea del rinnovamento.
Giuseppe Meloni