Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Dare le aree in concessione in attesa di risposte giudiziarie

Fonte: La Nuova Sardegna
12 maggio 2011

Dare le aree in concessione in attesa di risposte giudiziarie 
 
 

CAGLIARI. Torna alla ribalta la via d’uscita della concessione già disegnata l’estate scorsa quando gli imprenditori si opponevano alla delimitazione del 24 giugno con memorie inviate al ministero. Vittorio Fradelloni ieri spiegava di essere stato anche disponibile a chiedere in concessione il terreno che aveva comprato nel 2008, pur di lavorare. Il punto è l’area era stata ben pagata, c’era da programmare l’investimento delle strutture: calarci sopra un canone annuale per la concessione era uno sforzo economico che «poteva anche arrivare a mettere in discussione la sopravvivenza di un’azienda di 90 anni». Ecco perché il suo avvocato chiederà al giudice di entrare nel merito della proprietà del terreno, il vero tema da trattare che, forse, porterà il Tar a non discutere il ricorso presentato da Grendi e Nuova Saci contro il decreto perché il nocciolo del problema non è di diritto amministrativo bensì civile. La possibilità di una concessione invece interessa Grendi perché prima o poi si saprà se il terreno è di proprietà o no ma intanto il gruppo, che ha già investito denaro oltre l’acquisto, può cominciare a lavorare. Anche il presidente dell’associazione industriali, Alberto Scanu, ieri ha partecipato al tavolo di crisi. Per sostenere la ricerca di soluzioni che mettano al riparo gli imprenditori da rischi ingiustificati ma anche per salvare il porto di Cagliari: «Sono in condizione di portare qui decine di imprenditori che non ne vogliono sentire di investire a Cagliari per l’inaffidabilità del sistema. Crediamo che la richiesta delle aree da parte dello Stato debba essere discussa su tavoli diversi da quelli giudiziari, ma è urgente che la Regione lo faccia». (a.s.)