Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Diamo un segnale forte»

Fonte: L'Unione Sarda
11 maggio 2011

A quattro giorni dal referendum, si schiera anche il sindaco di Cagliari

 Emilio Floris: il mio sì per rifiutare il nucleare 
Vedi tutte le 2 foto Centrodestra e centrosinistra, l'appello ai sardi è unitario: votate “sì” per tenere fuori dalla Sardegna le centrali nucleari. Lo stesso orientamento, la stessa idea di energia “pulita”, per i due schieramenti, ma nei due poli qualcuno è riuscito anche questa volta a trovare un motivo di scontro.
Emilio Floris, sindaco uscente di Cagliari, è sicuro: «Sarebbe un gravissimo danno ambientale e di immagine se proponessimo a livello internazionale una Sardegna nuclearizzata».
Floris, come voterà al referendum sul nucleare?
«Voterò contro il nucleare, ovviamente sì, per sostenere la mia contrarietà alla realizzazione di centrali ma anche di zone per lo stoccaggio dello scorie. Quello è un altro segnale da lanciare, forte e chiaro».
Perché voterà sì?
«Credo che sia un'occasione importantissima per “marcare” il nostro territorio e dire al resto d'Europa che la Sardegna deve restare un'isola incontaminata. L'altro motivo è quello più tecnico, perché una centrale nucleare in Sardegna - ragionando per assurdo - non darebbe alcun giovamento alla produzione di energia e al tessuto economico regionale».
Perché puntare sulle fonti di energia rinnovabili?
«Perché possono rappresentare un reale progetto di sviluppo. Le fonti rinnovabili possono anche essere collocate vicino alle zone dove l'energia si consuma, non creano alcun problema all'ambiente. Spingiamo tutti verso quell'economia “verde” che è anche alla base del programma di governo del centrodestra regionale».
Nella città che lei ha guidato per dieci anni - secondo uno dei candidati sindaco, Claudia Zuncheddu - c'è un alto tasso di radioattività.
«Non credo a un inquinamento di questo tipo, peraltro anche una serie di recenti accertamenti su alcune fasce di lavoratori lo dimostra. Aspetto i dati di cui la Zuncheddu parla e poi, eventualmente, potremmo confrontarci».
Messaggio ai sostenitori dell'installazione di centrali nell'Isola.
«Chi sostiene questo, parla soprattutto di questioni di sicurezza. Votiamo sì proprio per questo, per dichiararci contrari anche in un referendum solo consultivo: la Sardegna non vuole il nucleare, si cerchino altri siti. Scegliamo oggi per non subire domani un'imposizione contro la nostra volontà».
Su quale immagine deve puntare la Sardegna nel mercato del turismo?
«Il turismo è certamente una delle nostre forze. Quest'Isola, con le sue coste ma anche con il fascino del suo interno, deve offrire servizi adeguati ma soprattutto un ambiente incontaminato, quando e dove possibile. Ma la svolta verde non deve essere solo un motivo di campagna elettorale, ma un vero progetto di sviluppo. Dobbiamo crederci».
Enrico Pilia