Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Petizione con 150 firme

Fonte: L'Unione Sarda
11 maggio 2011

SANT'ELIA. Gli abitanti dei palazzoni del Favero si rivolgono ad Area

 Degrado, infiltrazioni d'acqua e ascensori inutilizzabili Lamiere pericolanti, parapetti e cornicioni instabili, infiltrazioni d'acqua, chiazze di muffa, ascensori fermi, impianti elettrici con fili scoperti e illuminazione notturna del tutto assente. Per protestare contro il degrado che regna sovrano nei palazzoni del Favero, centocinquanta residenti di piazza Lao Silesu hanno sottoscritto una petizione indirizzata a Comune, Prefettura, Asl, Vigili del fuoco, Procura della Repubblica, Presidenza della Regione e Agenzia regionale per l'edilizia abitativa (Area).
L'ASSEMBLEA La settimana scorsa un folto gruppo di abitanti, capeggiato dagli amministratori dei condomini siti ai numeri civici 2 e 3, si è riunito in assemblea nella club-house del Progetto Sant'Elia (la squadra di calcio del borgo), con l'obiettivo di fare il punto sul problema. «La situazione è gravissima», denunciano Mara Giuliana e Antonello Ciaravolo, «parliamo a nome di sessanta famiglie costrette a vivere in condizioni disumane nella totale carenza di sicurezza a causa del quasi completo disinteresse dell'ente gestore, Area, proprietario degli immobili e di tutte le aree circostanti. Perfino i profughi tunisini vivono in condizioni migliori».
Di fronte ai palazzoni la pavimentazione stradale si presenta priva di caditoie, con il risultato che la carreggiata asfaltata si allaga ogni volta che piove. Parallelamente gli edifici presentano all'interno lesioni strutturali, vetri rotti e ferri arrugginiti. «Non ne possiamo più di vivere così», si lamentano i due portavoce degli inquilini, «pretendiamo interventi immediati di ripristino delle condizioni abitative e di sicurezza». Nei prossimi giorni la petizione sarà sottoscritta dai residenti del palazzo Bodano e delle piazze Falchi e Demuro. ( p. l. )