Pdl

 Vedi la foto Maurizio Porcelli, ricandidato nel Pdl dopo l'esperienza da presidente della commissione Cultura. Con quale spirito?
«Con le stesse motivazioni che avevo nel 2001, quando sono stato eletto per la prima volta. Lavorare per la città, della quale sono innamorato».
Il settore della cultura è stato finora molto auto-referenziale. Può iniziare a portare sviluppo?
«Già oggi c'è un indotto che deriva da arte e cultura. Bisogna svilupparlo ancora meglio per arrivare all'obiettivo vero, che è quello di dare una dimensione internazionale e turistica alla città».
Lei si è distinto per essersi opposto all'impegno di fondi per l'assistenza degli immigrati. Lo rifarebbe?
«Sono convinto che il buon funzionamento della città passi da una strenua difesa dei suoi residenti, i cui interessi vanno anteposti a ogni altro. Poi, certo, bisogna essere anche accoglienti e solidali».
Com'è la città che Emilio Floris lascia dopo dieci anni di amministrazione?
«Una città che è cresciuta dal punto di vista della modernità e dei servizi. Fantola è l'uomo giusto per continuare su questa strada».
C'è una cosa che non funziona e può essere migliorata?
«Il decoro urbano è già migliorato ma ancora non perfetto. Sono convinto che possiamo fare di più».
A. Mur.
(Maurizio Porcelli ha 48 anni, biologo, funzionario della Asl 8, è appassionato di cinema e musica, ha appena finito di rileggere “La città del sole” di Francesco Alziator).