Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Claudia Zuncheddu e Sale: «Una Capitale di tutti i Sardi»

Fonte: L'Unione Sarda
9 maggio 2011

COMUNALI. Dal polo indipendentista un attacco a Massimo Zedda


«Mandiamoli aff.... tutti, INSIEME». Con addosso una t-shirt che reca l'ultimo slogan suggerito dal pubblicitario Gavino Sanna (che ha firmato le vittorie elettorali degli ultimi due governatori regionali) Claudia Zuncheddu e Gavino Sale hanno presentato il polo indipendentista, progressista e ambientalista che sogna di essere la grande sorpresa di queste elezioni comunali. Lo hanno fatto nel corso di una conferenza stampa durante la quale lo storico leader di Irs non ha rinunciato a indirizzare qualche stilettata al centrosinistra («una barca che fa acqua da tutte le parti e che sta affondando») e al suo candidato a sindaco Massimo Zedda («un bravo ragazzo, inadeguato al ruolo al quale è stato chiamato, che ha vinto le primarie per un incidente o per una machiavellica scelta di qualche leader del suo schieramento»), annunciando una scelta irreversibile: «Siamo stati divisi per troppo tempo, d'ora in poi i quattro movimenti che si presentano sotto la stessa bandiera qua a Cagliari, marceranno come un sol uomo».
L'ALLEANZA A presentare il programma è stata la consigliera regionale Claudia Zuncheddu, che corre per la poltrona più alta di palazzo Bacaredda: «La mia lista civica, Irs, Sardigna natzione e Malu Entu vogliono restituire al popolo sardo la sua Capitale», ha detto, «e vogliamo farlo anzitutto restituendo al nostro popolo il diritto alla libera circolazione. Serve una vera continuità territoriale non solo nei confronti della Penisola ma anche del nord Africa, che è vicinissimo alle nostre coste. È una battaglia di civiltà, che combatteremo fino a quando non l'avremo vinta. In quest'ottica, l'ipotesi di flotta sarda ha tutta la mia approvazione».
IL PROGRAMMA Claudia Zuncheddu ha parlato anche di altri temi centrali nell'azione politica della coalizione che la sostiene: «La lotta alla disoccupazione, il diritto alla salute, la difesa e la valorizzazione delle bellezze naturali che si incontrano a ogni angolo del territorio cagliaritano», ha detto, «e poi una dura lotta per il rispetto della legalità. Le istituzioni devono darsi un'auto-regolamentazione per evitare di incorrere in comportamenti poco corretti. Noi vigileremo perché questo accada».
SALE PENTITO Lo storico leader di Irs, all'inizio del suo intervento, si è idealmente cosparso il capo di cenere: «Per anni di Cagliari conoscevo solo la via Roma e il palazzo del Consiglio regionale, che per me erano il simbolo del potere corrotto - ha detto - ora che ho avuto la possibilità di vivere in questa splendida città ne ho scoperto la bellezza struggente. Un fascino che spesso il potere ha cercato di stuprare», ha aggiunto, riferendosi al ripascimento del Poetto e all'Accordo di programma su Tuvixeddu. Poi l'esultanza per il successo elettorale degli indipendentisti scozzesi e l'affondo a Zedda e al centrosinistra: «Sono stati fortunati o cinici nel far perdere Cabras alle primarie - ha sostenuto - perché in caso contrario la nostra allenza indipendentista avrebbe spiccato il volo. Zedda è stato chiamato a tamponare un'emergenza, ma non può far altro che rammendare un calzino che continua a bucarsi. E per la sinistra sarà sempre peggio».
SARDIGNA NATZIONE Per il partito di Bustianu Cumpostu ha parlato il segretario provinciale Bruno Perra: «Siamo entusiasti di questa alleanza e per l'aver formato una lista che è composta esclusivamente da cagliaritani - ha detto - l'appuntamento elettorale è duplice, perché si vota anche per il referendum regionale sul nucleare. E i nostri concittadini devono sapere che i primi a presentare il quesito siamo stati proprio noi».
Anthony Muroni

 

Fed. sinistra
Enrico Lobina:
«Il Comune diventi
una casa di vetro»

Enrico Lobina, segretario del circolo "Togliatti" di Rifondazione, candidato per FedS. Come si avvicina a questa prima esperienza?
«È la continuazione naturale di un impegno politico di 15 anni. Sono consigliere circoscrizionale uscente e ora provo a entrare in Consiglio».
Per fare cosa?
«Per rispondere a bisogni semplici, che possono essere soddisfatti, se c'è la volontà: casa, mobilità, lavoro, i problemi quotidiani della gente».
Cosa funziona e cosa è da cambiare radicalmente?
«Faccio fatica a indicare qualcosa che funzioni davvero, ma forse posso salvare la pedonalizzazione della Marina. La cosa più grave è che in Comune non c'è trasparenza, in ogni campo. E questo non è giusto».
Come si può cambiare, in concreto?
«Rendendo pubblici i processi decisionali, ad esempio attraverso il sito istituzionale dell'amministrazione. Pubblici e trasparenti».
Cosa si aspetta per la Federazione della sinistra, per questo voto?
«Un buon risultato della lista, che è formata da giovani affermati e capaci. Cagliari ha bisogno di più sinistra per risolvere i problemi di chi ci abita. I problemi di tutti, in ogni quartiere».
A. Mur.
(Enrico Lobina ha compiuto ieri 32 anni, è un funzionario regionale, esperto di diritto internazionale, è tifoso del Cagliari e ha appena letto il libro "Bachisio's dream", scritto da Pierluigi Marotto)

 

Udc
Massimo Tavolacci:
«Dichiariamo guerra
alla burocrazia»

Massimiliano Tavolacci, presidente della commissione comunale urbanistica e candidato con l'Udc, che tipo di campagna elettorale sta facendo?
«La trovo diversa rispetto a 5 anni fa, forse anche a causa della supremazia delle nuove tecnologie. Incontrando i miei elettori trovo sostegno per la nostra proposta e la conferma che Fantola è l'uomo giusto».
Cosa le suggerisce l'esperienza già maturata?
«Che dovremo costruire un'amministrazione più snella e più veloce. In questi anni le tante idee della giunta Floris sono state frenate da questo deficit di organizzazione».
C'è un errore da non ripetere in futuro?
«Serve pensare a un nuovo rapporto con i privati: daremo loro più diritti, in maniera trasparente e con condizioni uguali per tutti. Solo così la città cresce e la ricchezza si redistribuisce».
Cosa funziona e cosa è da cambiare?
«I servizi al cittadino sono all'avanguardia e i conti sono a posto. Questo è un buon punto di partenza. Si può migliorare avendo una visione d'insieme, un progetto omogeneo tradotto in atti conseguenti»
Un suo impegno concreto?
«Per una crescita sostenibile dal punto di vista urbanistico, con l'obiettivo di far tornare le giovani coppie ad abitare in città».
A. Mur.
(Massimiliano Tavolacci ha 45 anni, è sposato e a settembre diventerà papà per la prima volta, è ingegnere e ha di recente letto il libro "Marina", di Carlos Ruiz Zafòn)