Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dopo la festa, si chiude

Fonte: L'Unione Sarda
9 maggio 2011

STAMPACE. E la strada aspetta ancora di essere ripulita

S.Efisio: off-limits la cappella del martire

«Passau su santu, passara sa festa», commenta uno stampacino osservando venti turisti fermi davanti al cancello chiuso della chiesa di Sant'Efisio. A due giorni dal rientro a casa del martire ieri mattina non è stato possibile visitare la chiesetta nel cuore di Stampace. Solo di pomeriggio i confratelli hanno aperto il portone. «Dopo mesi di lavoro siamo stanchi. Non possiamo aprire mattina e sera tutti i giorni. Se le istituzioni ci fossero vicine stanziando dei fondi per assumere un custode-guida sarebbe tutto risolto», commenta il presidente dell'Arciconfraternita Fabrizio Pau.
Sconcerto e dispiacere. Chi percorre via Sant'Efisio per raggiungere la piazzetta che ospita la chiesa non crede ai propri occhi. Cancellata chiusa, portone sbarrato. Impossibile entrare per una visita o una preghiera. Verso le 10 venti turisti provenienti dal nord Italia fanno retromarcia delusi per non aver visto l'interno della chiesa e la statua del Santo. Il resto della mattina è una processione di altri visitatori rammaricati e di fedeli increduli. Numerose coppie di cagliaritani, armate di macchine fotografiche, scuotono la testa: «E poi si parla di città turistica». Ci si consola con una visita alla vicina cripta di Santa Restituta.
Fabrizio Pau è sconsolato: «Non possiamo tenere aperta la chiesa sempre. A volte chiudiamo alle 22. Fino a quattro anni fa c'era un custode, grazie a un finanziamento comunale. L'Arciconfraternita vive di offerte e quando facciamo anche da guide i turisti non lasciano neanche un euro. Comune e Provincia facciano qualcosa». E intanto, la strada aspetta ancora la pulizia dopo i giorni della festa. ( m. v. )

 

Piazza S. Michele
Pozzanghera intorno
alla fontanella
Un laghetto dove i piccioni vanno ad abbeverarsi: non siamo in un parco cittadino ma in piazza San Michele. L'enorme pozzanghera si è creata a causa dell'acqua che sgorga dalla fontanella e si accumula in un fosso a pochi metri. Sia i marciapiedi che la pavimentazione della piazza di fronte alla chiesa della Medaglia Miracolosa, infatti, sono sconnesse e rovinate, e in molti punti le mattonelle sono saltate. Le buche e i dossi non si contano: un pericolo per i bambini e i tanti anziani che la frequentano. ( fr. fu. )

 

STAMPACE. I tecnici dell'azienda hanno già effettuato un sopralluogo
Via Caprera allagata
Si rompe una conduttura. Abbanoa: «Interverremo»
Da qualche giorno la rottura di una condotta dell'acqua nella parte più alta di via Caprera, a pochi metri dal corso Vittorio Emanuele, ha creato un rivolo d'acqua che costeggia tutto il marciapiede, raggiunge lo slargo dell'incrocio con via Mameli e prosegue allagando a tratti la strada fino a viale Trieste.
Preoccupati i cittadini, che hanno già segnalato il disagio al Comune e a Abbanoa. Il gestore del servizio idrico della Sardegna fa sapere che i tecnici hanno già effettuato un sopralluogo e si è impegnato a risolvere il problema nel più breve tempo possibile. Resta l'incognita dello sciopero delle imprese che svolgono le riparazioni per il gestore: una situazione che, come già successo in altro casi, potrebbe provocare dei ritardi.
Nel frattempo, informa ancora Abbanoa, non sarà possibile né chiudere né ridurre il flusso dell'acqua perché questo comporterebbe l'interruzione del servizio nelle abitazioni vicine. «Se si fosse trattato del singolo allaccio di un condominio sarebbe stato diverso: i tecnici l'avrebbero potuto chiudere garantendo nello stesso tempo le riserve idriche per gli abitanti del palazzo».
La situazione è aggravata dall'intasamento delle caditoie per deflusso dell'acqua piovana, che avrebbero in qualche modo potuto limitare l'intensità del flusso.
Tra i problemi più evidenti, quelli che si verificano all'incrocio con via Mameli, dove un grande avvallamento nella strada fa sì che l'acqua ristagni proprio in prossimità di un passaggio pedonale. Qui i passanti e gli automobilisti si trovano spesso in difficoltà.
Carla Etzo

 

San Benedetto
Via Costa, gazebo
contestato
In via Costa spariscono quattro parcheggi bianchi e spunta il gazebo di un bar. La nuova opera sarebbe stata regolarmente autorizzata dal Comune, ma i commercianti della zona non hanno affatto gradito. «Con la carenza di parcheggi che c'è a San Benedetto», protesta Chicco Serra, venditore di carni bianche del mercato, «è assurdo che si autorizzi la cancellazione di quattro stalli, per giunta gratuiti». Gli fa eco Tore Saba, storico fruttivendolo del Civico. «Non ce l'abbiamo col bar», afferma, «bensì con chi ha dato parere favorevole alla concessione, ossia l'Amministrazione». Perplesso anche Sergio Masella, macellaio e presidente del consorzio “Centro commerciale naturale di San Benedetto” che abita proprio di fronte al gazebo. «È assurdo: i primi a essere penalizzati sono i residenti e i commercianti». ( p.l. )

 

Quartiere del sole
Discarica abusiva
a Molentargius
C'è di tutto nella discarica abusiva che si è formata nel corso degli ultimi mesi in uno sterrato di via dei Tritoni, nel quartiere del Sole. Un anno fa, dopo le ripetute segnalazioni da parte dei residenti, l'amministrazione comunale aveva provveduto a bonificare l'area, ma successivamente gli incivili sono tornati a "colpire" e nel terreno si è riformata la discarica. Per accedere al campo incolto, che tra l'altro si trova a breve distanza dalle sponde dello stagno di Molentargius, si attraversa un varco che taglia in due le siepi di via dei Tritoni.
Lo spazio è più che sufficiente per il passaggio di macchine e furgoni, col risultato che nella discarica finiscono anche rifiuti ingombranti, come materassi. Tutto a pochi metri dai nidi dei fenicotteri rosa. ( p.l. )

 

Poetto
Marciapiede
occupato
dalle fronde
Marciapiede impraticabile in via Isola San Domino. Sulla banchina pedonale le fronde di un albero hanno occupato tutto lo spazio disponibile. Risultato: per proseguire nel loro percorso, i passanti sono costretti a camminare sulla carreggiata, col rischio di essere investiti dalle automobili.
Per risolvere il problema basterebbe una semplice potatura della pianta, eppure il problema si protrae da lungo tempo, senza che nessuno sia mai intervenuto. ( p.l. )