Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Fermiamo i massacri di cani»

Fonte: La Nuova Sardegna
9 maggio 2011

 
Ambientalisti a Marina Piccola: raccolta di firme 
 
 

MONICA MAGRO 

 

 

CAGLIARI. «Basta ai massacri dei cani nelle perreras (canili comunali spagnoli)». Questo pomeriggio, dalle 15 alle 18 un gruppo di animalisti sarà a Marina Piccola, per raccogliere quante più firme possibili da mandare alla comunità europea per dire “no” alle soppressioni e ai maltrattamenti.
«Nel giro di un mese abbiamo raccolto mille firme - spiega Tiziano Cocco, organizzatore della manifestazione - oggi cercheremo di raccoglierne ancora di più per sensibilizzare le persone che non sanno in quali condizioni vivono i cani nelle perreras e che fine fanno».
Ogni anno 100.000 cani vengono ammazzati con metodi crudeli.
Se viene accalappiato un cane ha tempo 15 giorni per trovare casa, mentre quelli che vengono lasciati dai padroni che vogliono disfarsene hanno 10 giorni di tempo, poi scatta la soppressione. In che modo? Gli vengono negati cibo e acqua, perciò a volte muoiono di stenti prima della soppressione, poi o vengono bruciati vivi, o gli viene dato del cibo avvelenato, oppure gli viene iniettato del veleno.
In Spagna non esiste una legge che tutela la salute e la dignità dei cani. In molti casi i comuni spagnoli arrivano a pagare anche 60 euro per garantire la soppressione del cane.
Sono pochi i cani che si salvano da questa fine crudele, e spesso molti di loro, finiscono nei centri di sperimentazione e vivisezione. «Dopo la raccolta delle firme, le mandiamo a Milano al Comitato Contro la Sperimentazione Animale, e loro le spediranno alla Comunità Europea - ha spiegato l’organizzatore - siamo sicuri che dopo queste iniziative, accadrà qualcosa, tutto questo avviene in un paese aderente all’unione Europea».