Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tutti al parco, ma per un giorno

Fonte: La Nuova Sardegna
6 maggio 2011



Non è finita la piazza della musica che vivrà solo per la durata dell’evento




ALESSANDRA SALLEMI

CAGLIARI. Non si può chiamare inaugurazione l’apertura del parco della musica dove funzioneranno soltanto le fontane, sincronizzate sulla Water Music di Handel, domani dalle 11.30 e domenica per tutto il giorno. Il parco aperto nasce con Monumenti Aperti, manifestazione inventata 15 anni fa a Cagliari ed estesa a tutta la Regione, quest’anno con 5 nuovi luoghi resi accessibili al grande pubblico per la prima volta. Il parco della musica voleva essere il pezzo forte della quindicesima edizione, lì si doveva inaugurare l’evento ma la Regione, con la forza del robusto contributo erogato, ha scelto Villa Devoto per sottolineare (diceva di Ada Lai in rappresentanza del presidente Cappellacci) la centralità di Cagliari nella Sardegna e l’unitarietà dell’isola nell’occasione culturale. Il parco, che nella realtà delle definizioni al momento è più una piazza molto arredata di barriere architettoniche, finita Monumenti Aperti non richiuderà i cancelli (in via Sant’Alenixedda, davanti al Thotel, forse in via Cao di San Marco) in faccia ai cittadini, ma resterà aperto in un orario ancora da decidere. Di finito, nel «parco», ci sono la piazza, le scalinate, la fontana-laghetto: nel piccolo teatro da 319 posti bisogna ancora costruire il palco, i laboratori artistici verranno consegnati al Teatro lirico a poco a poco nelle prossime settimane, nel parcheggio sotterraneo si va verso gli ultimi lavori. Il parco della musica non servirà neppure per gli spettacoli all’aperto dell’estate 2011. Il sospetto ieri circolava con insistenza: lo spazio aperto per due giorni e poi chissà è solo una mossa elettorale. Il sindaco Emilio Floris ha provato abilmente ad allontanare il fantasma ammettendo qualcosa. Una è che il luogo ancora non è il parco della musica previsto dal progetto perché bisogna finirlo e animarlo con le attività artistiche; un’altra è che fino a ieri non c’erano risorse per mandare avanti le opere ancora necessarie e si è rimediato (appunto ieri) con un consiglio comunale straordinario indetto per approvare il bilancio. Altra abilità del sindaco è stata quella di non rispondere a due domande di una giornalista: quando doveva essere finita l’opera costruita anche con un finanziamento europeo (che chiede certezza dei tempi di esecuzione) e quanto si è speso finora. «C’è stato un ritardo tecnico, forse anche politico, nel mandare avanti i progetti - ha detto ieri Floris - la frequentazione degli spazi finiti però è necessaria, la gente lo chiede».
Sperava di allestire qualcosa negli spazi all’aperto del parco della musica il nuovo soprintendente Gennaro Di Benedetto: ma anche lui onestamente ha ammesso che il Teatro lirico per l’estate 2011 non ha in programma spettacoli all’aperto, opera e balletto li farà nel teatro chiuso di Sant’Alenixedda, si comincia il 19 giugno, continueranno a luglio e si riprenderà a ottobre. «Quest’estate - diceva - non si riuscirà ad allestire la cavea all’aperto in cui ci vuole un palcoscenico e sedie per 2 mila posti, il tempo è poco». Di Benedetto non nasconde il favore verso lo spazio che si stende davanti al Teatro lirico: «Non ce n’è uno uguale in Europa, è funzionale al teatro, sarà funzionale anche al turismo con produzioni che ora non si possono fare».
L’assessore alla Cultura Giorgio Pellegrini ha colto l’occasione della conferenza su Monumenti Aperti per salutare la città di cui è stato amministratore per 10 anni, per ringraziare gli operatori dell’assessorato e per perorare un’ultima causa: quella di portare al nascituro parco della musica il museo di suoni e immagini dedicato ad Andrea Parodi (cantante dei Tazenda) ora ospitato nei sotterranei dell’ex Palazzo di città (Castello). Infine: la giunta comunale si congeda senza uno spazio spettacoli all’aperto per l’estate 2011. E la fiera? Nell’agenda del prossimo sindaco.