Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Collegato, scintille in aula

Fonte: L'Unione Sarda
6 maggio 2011

CONSIGLIO. Al via il dibattito sulla legge: ma il voto arriverà dopo le Comunali

 L'opposizione: è inutile. La replica: un passo avanti 
Vedi tutte le 2 foto La vera battaglia, sul collegato alla Finanziaria, arriverà dopo le elezioni: ma già nella discussione generale sul testo, in Consiglio regionale, l'opposizione attacca a testa bassa («inutile» è la definizione più morbida). Invece dalla maggioranza si levano poche voci: una strategia per non perdere tempo, ma forse anche il sintomo di alcune perplessità diffuse.
LE RELAZIONI Lo stesso relatore di maggioranza, il sardista Paolo Maninchedda, ammette che la legge non incide sulla grave crisi finanziaria della Regione. «Fa quel che può in alcuni settori: precariato, università»: ma per intervenire sui debiti delle società partecipate dalla Regione, «o sulla spesa sanitaria, nel 2011 sui 3,3 miliardi», servirebbe - conclude il presidente della commissione Bilancio - «un quadro politico diverso», basato su «un'alleanza federalista tra chi davvero vuole il cambiamento».
Ben più severo Chicco Porcu (Pd), relatore di minoranza: «Nel collegato c'è tutto e di più, vuole accontentare tutti. Giunta e maggioranza affrontano con leggerezza le vere emergenze dell'Isola». «Si ripete la farsa della programmazione economica e finanziaria della Giunta Cappellacci», aggiungerà in una nota la vicepresidente della commissione Bilancio Francesca Barracciu (Pd).
IL DIBATTITO Sempre tra i democratici, attaccano anche Giampaolo Diana, Gianvalerio Sanna, Elio Corda, Tarcisio Agus, Antonio Solinas. «Quello che vediamo è un disastro totale», è la sintesi del capogruppo Mario Bruno, «non siete credibili, presentate all'aula una proposta vuota. Fareste meglio a ritirarla».
«Il collegato dovrebbe guardare ai problemi dei lavoratori e delle famiglie», dicono i consiglieri di Sel Luciano Uras e Carlo Sechi, «e dare subito risposte al malessere della società sarda». Per Roberto Capelli (Api) è addirittura «una delle peggiori leggi mai presentate in Consiglio, un minestrone: si impegnano dei soldi senza neppure un perché».
«Non si può pensare che questa legge curi tutti i mali», ribatte il capogruppo Udc Giulio Steri, «ma contiene elementi importanti, come l'articolo sui rapporti Stato-Regione». È d'accordo il leader Pdl Mario Diana: «Di fronte al momento difficilissimo, i 59 milioni del collegato sembrano niente. Ma non dobbiamo cercare qui ogni risposta». In una succinta replica, l'assessore al Bilancio Giorgio La Spisa sottolinea che «sono interventi di manutenzione ordinaria, cose che servono per la vita quotidiana. Di altre cose parleremo in altra occasione».
ENTI LOCALI Sul collegato (il cui esame in aula riprenderà il 18 maggio) polemizza anche il presidente del Consiglio delle autonomie locali, Graziano Milia, che in una lettera lamenta il mancato coinvolgimento di Comuni e Province su un testo che detta norme sui loro enti. Ma queste - ribatte la presidente dell'assemblea, Claudia Lombardo - riguardano «profili di non particolare rilievo», per cui la legge non è tra quelle soggette al parere obbligatorio delle Autonomie locali. (g. m.)