Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Simone Atzeni: «Dobbiamo cambiare il modello economico»

Fonte: L'Unione Sarda
6 maggio 2011

Psi

Vedi la foto Simone Atzeni, segretario provinciale del Psi, perché ha scelto, per la prima volta, di candidarsi?
«Per un motivo duplice: dopo essermi realizzato negli studi e nella professione è il momento di impegnarmi nel sociale. E poi per contribuire a rinnovare il mio partito».
Quali sono le priorità dei socialisti?
«Il federalismo municipale ci imporrà di produrre molta più ricchezza, pena un severo taglio al sistema di welfare. Si dovrà individuare un nuovo modello economico da proporre alla città e al territorio. Servirà anche a redistribuire la ricchezza».
Una ricetta possibile?
«Ad esempio il riuso del patrimonio pubblico, anche quello immobiliare. Non mi pare che fino a ora sia stato gestito in maniera virtuosa».
Qual è la cosa che funziona e quella più insopportabile, tra quelle che non funzionano?
«Le gestione delle tasse sui rifiuti va cambiata subito, serve più trasparenza. Il bilancio comunale è in ordine e Cagliari è tra le città più virtuose, ma questo non basta: la gestione della spesa è stata troppo tecnica e poco politica».
Ha anche lei l'impressione che la campagna elettorale non sia decollata?
«Ci sono troppi candidati. E poi il sistema bipolare contribuisce a comprimere il dialogo tra candidati e cittadini».
A. Mur.
(Simone Atzeni ha 37 anni, è un economista appassionato di basket, tifoso del Cagliari e ha di recente letto il libro "Sei cappelli per pensare", di Edward De Bono)