Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

È guerra tra ambulanti e senegalesi

Fonte: L'Unione Sarda
6 maggio 2011

VIALE DIAZ. Parcheggi

Vedi la foto Si chiama fiera ma, a giudicare da quello che accade fuori dai cancelli, sembra un suq dove il disordine regna sovrano. Bancarelle abusive, parcheggiatori abusivi, venditori abusivi di biglietti, fattorini abusivi che lasciano sui parabrezza santini elettorali. Il caos regna sovrano. Anche se, a dire il vero, i parcheggiatori sembrano aver trovato un accordo: ai senegalesi è andata viale Diaz, gli italiani gestiscono Coni e Su Siccu.
Un caos che porta anche a qualche problema. «L'altro giorno», racconta Giovanni Puddu che vende maglie da calcio, bandiere e spazzole per lavare in terra, «siamo quasi venuti alle mani con i senegalesi che volevano far parcheggiare un'auto dove siamo sistemati noi». Rissa sfiorata. «Abbiamo chiamato le forze dell'ordine ma nessuno è intervenuto». Puddu si sente defraudato dei suoi diritti. «Ho pagato 500 euro per uno spazio ma mi hanno messo lontano dall'ingresso». È abusivo, di fatto. «Ma che cosa dovevo fare? Dicono che questa è zona verde. Prima di sistemarci, abbiamo dovuto ripulire tutto. C'erano anche zecche». Passa da quelle parti un collega. «Gli spazi buoni li hanno dati a quelli dei panini che hanno amici in paradiso», dice il nuovo arrivato mentre mostra un caddozzone che ostenta un poster elettorale.
I vigili? «Abbiamo avuto qualche problema di organizzazione», dice il comandante Mario Delogu, «che, comunque, abbiamo risolto. Il piano di intervento con le altre forze dell'ordine è operativo e i vigili già presidiano i parcheggi». Il mancato intervento? «Proprio in quel momento, eravamo impegnati con il ritorno di Sant'Efisio. Con gli organici ridotti non possiamo fare miracoli».
Nessun intervento magico ma una proposta. «L'anno prossimo», suggerisce Delogu, «la gestione dei parcheggi potrebbe essere affidata a una cooperativa. Si risolverebbero molti problemi». Soluzione praticabile? Quello dei parcheggi è un business interessante. Anche se gli stessi abusivi parlano di crisi. «Il 1° maggio», racconta uno di loro («Niente nomi, è ovvio»), «ho messo in tasca solo 80 euro». Solo? «In passato, si riusciva a mettere insieme qualche centinaio di euro». ( mar.co. )