Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La guerra delle petizioni

Fonte: L'Unione Sarda
21 agosto 2008

Nelle zone della movida raccolta di firme contro i nottambuli


Una guerra infinita che, forse, non conoscerà mai una conclusione. È quella che contrappone i nottambuli ai residenti nelle zone in cui si concentra la movida cagliaritana. Una guerra combattuta, sino all'anno scorso, anche con armi non convenzionali: nessuno ha certo dimenticato il gavettone di varechina lanciato contro i frequentatori di piazzetta Savoia.
Negli ultimi tempi, invece, si “spara” a colpi di fogli. Qualcuno è convinto che ci sia troppo chiasso sotto casa sua? Si arma di carta, scrive una petizione e la sottopone ai vicini. Sperando che, tra loro, non siano numerosi i frequentatori dei locali “incriminati”. Soltanto negli ultimi mesi, sono state almeno quattro le petizioni contro questo o quel locale notturno. C'è, per esempio, quella degli abitanti di via Cagna che giurano di sentire la musica che arriva dal Pasha, a Monte Urpinu. Ma anche i residenti di Pirri che ce l'hanno con l'Ex Vetreria.
Ogni quartiere, come si vede, ha la sua petizione. A Castello qualcuno ce l'ha con un locale di via Lamarmora. E, a Villanova, di volta in volta, se la prendono contro questo o quel locale. Ma il centro delle proteste è alla Marina: gli abitanti di via Napoli hanno proposto una petizione qualche settimana fa. Imitati da quelli che abitano in piazza Savoia. I quali, giusto per non farsi mancare niente, ne hanno proposto anche un'altra contro la ventilata chiusura al traffico di quel tratto di strada. Petizione, quest'ultima, misteriosa che, secondo qualche gola profonda, avrebbe raccolto la “bellezza” di tre firme (ma intanto via Savoia continua a essere attraversata dalle auto).
E i nottambuli come reagiscono? Facendo finta di niente anche perché, spesso, le lamentele appaiono eccessive. Per altro, l'arrivo di tanti turisti sembra aver cambiato la situazione: chi viene a Cagliari in vacanza non si accontenta solo del mare ma vuole anche vivere la notte. Esigenza che viene presa in seria considerazione dagli amministratori comunali.
E, comunque, non tutte le petizioni vengono per nuocere: i locali del Poetto, guidati dal Neptune, hanno raccolto quasi duemila firme per chiedere che il litorale diventi il centro del divertimento cagliaritano. Chissà che cosa ne pensano quegli abitanti che, tanti anni fa, proprio grazie a una petizione riuscirono a ottenere una riduzione degli orari per gli spettacoli nei chioschi del litorale cagliaritano. ( mar.co. )

21/08/2008