Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Mediateca, non solo cultura

Fonte: L'Unione Sarda
2 maggio 2011

VIA MAMELI. Inaugurato ieri lo spazio nato dal recupero dell'ex mercato

Libri, bar, esposizioni, una piazza per il quartiere
Vedi la foto Dice Aldo Accardo, storico gramsciano, che «è un salto di qualità per la città». Lo sostiene, chiarisce, «da uomo di sinistra» mentre fuori un gruppo di sostenitori della lista “Meglio di prima non ci basta”, che sostiene la candidatura a sindaco di Massimo Zedda, protesta contro l'inaugurazione che definisce «elettoralistica». Per Accardo «quando si inaugura un luogo per la cultura come questo non si protesta, si festeggia». Lo pensano in tanti dentro la Mediateca del Mediterraneo, inaugurata ieri dal sindaco Emilio Floris, dalla direttrice della biblioteca comunale Dolores Melis e, incidentalmente, dal sindaco di Kaliningrad, Yuri Savenko, in città per la firma di un protocollo di intesa.
Nata nel luogo che dal '23 al '52 ospitò il campo del Cagliari calcio e dalla riqualificazione dell'edificio che negli anni successivi è stato il mercato di via Pola, ispirata agli Idea's store londinesi, non è solo un luogo di cultura. C'è la riqualificazione di un luogo storico. C'è l'opera architettonica di pregio. C'è la creazione di un'agorà. C'è il luogo di aggregazione. C'è la biblioteca con 90 mila volumi. C'è l'archivio digitale. Ci sono un bar e un ristorante e c'è musica dal vivo.
I COSTI E LA GESTIONE Costata 11,5 milioni, estesa su poco meno di 7000 metri quadri, ospita innanzitutto i volumi della biblioteca comunale, l'archivio storico, l'emeroteca, l'archivio digitale che sino all'estate scorsa avevano sede in un edificio in affitto (300 mila euro all'anno) in via Newton. Gestita dal Comune e da tre cooperative (Il Frontespizio, Caeb, Karalimedia) da martedì sarà fruibile ai cittadini. «Contiamo di incrementare i 6800 utenti attivi e i 35 mila contatti occasionali che avevamo in via Newton», spiega Melis. Si punta anche agli studenti universitari, che finora avevano difficoltà a raggiungere una sede periferica.
CAMÙ E SARDEGNA RICERCHE A Camù è stata affidata la gestione degli spazi “X Mem”. «Uno è un'area di diffusione di informazioni su tutto ciò che accade in città in campo culturale», spiega Francesca Spissu, numero due del consorzio che gestisce i centri culturali cittadini. «L'altro, un'archivio di documentazione dell'offerta culturale e creativa. Il fatto innovativo», spiega, «è che è un archivio dinamico, aperto al contributo di tutti gli operatori culturali e dei cittadini: chiunque può incrementare la memoria». Il progetto X Mem nasce in collaborazione con Sardegna ricerche e Xorovo, una spin off dell'università di Cagliari, che hanno realizzato ad hoc due applicazioni per Ipad, Ipod e Iphone «che consentono di navigare virtualmente per la città per immagini», spiegano Valter Songini, responsabile delle relazioni esterne di Sr e Salvatore Carta, numero uno di Xorovo.
PARTE INCOMPIUTA La Mem inizierà a vivere da martedì anche se non è completa. L'auditorium, la sala formazione e musica e il secondo piano che ospiterà l'archivio comunale non sono pronti. I fondi, 3,5 milioni, ci sono. Servirà, forse, un altro anno.
F.Ma.