Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ignazio Artizzu: «Ho la soluzione per l'anfiteatro»

Fonte: L'Unione Sarda
2 maggio 2011

Ieri in città un big di Fli

 Rispunta una vecchia proposta per la riqualificazione dell'anfiteatro romano. Ignazio Artizzu, candidato a sindaco di Futuro e libertà, ripropone il progetto presentato nel 2008 dalla Fondazione del Teatro lirico. «Vogliamo valorizzare il patrimonio archeologico e dare spazio agli spettacoli», afferma il futurista. Per questo in origine l'incontro di ieri con organi d'informazione e simpatizzanti doveva avere come cornice l'anfiteatro di viale Sant'Ignazio. La pioggia, però, ha cambiato i programmi e la riunione è avvenuta nella sede di Fli in viale Diaz, dove era presente anche Roberto Menia, coordinatore nazionale di Fli.
PROGETTO «Certamente quella copertura in legno è da eliminare», taglia corto il candidato sindaco futurista. Premessa necessaria «per valorizzare il monumento archeologico». Ma per poterne fruire anche da un punto di vista turistico e degli spettacoli, «sono necessari alcuni adattamenti». E qui entra in scena il progetto presentato dallo studio Ipec nel 2008, a cui ha partecipato il Teatro Lirico, in vista del concorso internazionale di idee che il Comune aveva intenzione di bandire. Lo studio prevede la costruzione di gradinate di legno dalla parte opposta rispetto alla collocazione, di fronte agli attuali spogliatoi. «Così si lascerebbero sgombre le gradinate romane e al contempo si aumenterebbe la capienza fino a 5000 persone», spiega Artizzu. Il suo auspicio - «se verrò eletto sindaco», afferma - è «riportare la stagione lirica all'anfiteatro». Questo perché «è una grande attrattiva per i turisti». Per riuscire a far arrivare appassionati del bel canto in città prevede «pacchetti da abbinare ai voli low cost».
COMUNALI Artizzu e Menia hanno parlato anche di comunali. Entrambi hanno ribadito che «Fli non è stata voluta in coalizione col centrodestra. Ma nemmeno noi volevamo starci con certi personaggi».
Il candidato sindaco di Fli conclude ricordando le parole dette da Fini a conclusione della campagna elettorale per le comunali di Roma del 1993: «Fate in modo che la loro paura diventi terrore», afferma riferendosi al Pdl. Facendosi beffa della scaramanzia: quelle elezioni Fini le perse. (m. g.)