Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il Cacip rispetta la legge»

Fonte: L'Unione Sarda
22 aprile 2011

Lettera del collegio dei difensori: legittime le nomine di Sanna e Serci

 

I legali del Consorzio rispondono all'Avvocatura
Vedi la foto È vero: i sette Comuni e la Provincia non hanno mai deliberato la propria partecipazione al Consorzio. E lo hanno ammesso senza alcun problema, anche perché questa adesione discende dalla legge regionale numero 10. Non c'è nessuna norma che prevede un delibera. E se lo statuto del Cacip è ancora quello vecchio Casic, è perché la Regione non ha mai portato a termine la procedura per approvarne uno nuovo. Il collegio di difensori del Consorzio industriale ribatte alle teorie dell'Avvocatura dello Stato (che rappresenta la Capitaneria nel contenzioso sulle delimitazioni delle aree demaniali di Giorgino) secondo le quali l'ente guidato da Emanuele Sanna non esisterebbe, visto che «non può dirsi validamente costituito alcun organo».
LA DIFESA I legali sostengono che la legge 10 sia stata seguita alla lettera. Quando la Provincia ha convocato l'assemblea generale dei Comuni (Assemini, Cagliari, Capoterra, Elmas, Sestu, Sarroch e Uta), è stato applicato «lo statuto esistente in precedenza, espressamente richiamato e mantenuto in vigore dalla stessa legge regionale 10», scrive il pool di avvocati. «In particolare, in tale occasione è stato anche designato il nuovo presidente dell'ente nel rispetto delle formalità normativamente previste».
LO STATUTO Ma perché il Cacip a quasi tre anni di distanza dalla riforma del 2008 non ha ancora uno nuovo statuto? «La legge regionale prevede che il nuovo statuto del Cacip dovrà intervenire sulla base di uno schema predisposto dalla giunta regionale, previo parere della Commissione consiliare competente». La Giunta, con due delibere distinte nel 2008 e nel 2009, ha adottato questo schema, ma la procedura non è mai arrivata alla fine. Nel frattempo è cambiata la guida della Regione, si è ipotizzata un'ulteriore modifica dei consorzi industriali dell'Isola, e la bozza di statuto non è mai arrivata. E così «per espressa previsione della legge, resta in vigore il precedente statuto del Casic».
IL DIRETTORE GENERALE Un altro punto sollevato dall'Avvocatura dello Stato è quello del direttore generale. Oscar Serci avrebbe dovuto essere selezionato con un bando pubblico. Ma la legge «prevede anche che i direttori generali permangano in carica fino alla nomina dei nuovi direttori, la quale potrà intervenire soltanto con le modalità fissate dal nuovo statuto». Ecco perché secondo il collegio dei difensori del Cacip, la mossa dell'Avvocatura dello Stato «forse ha solo lo scopo di distogliere l'attenzione dalla grave iniziativa dell'amministrazione statale che, ritenendo il carattere demaniale di molte aree prive in realtà di questo requisito, rischia di compromettere la positiva gestione del porto e lo stesso sviluppo economico dell'area».
Michele Ruffi