Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Pili: «Relazione di incompetenti»

Fonte: La Nuova Sardegna
14 aprile 2011

Un’interrogazione del deputato Pdl sulla perizia dei tecnici dell’Istituto del restauro




CAGLIARI. Sulla relazione degli ispettori dell’Istituto del restauro si abbatte l’interrogazione del deputato PdL Mauro Pili (nella foto). «Ora che la magistratura ha aperto un’inchiesta sulla relazione degli ispettori ministeriali immagino che tutti sceglieranno il silenzio. Mi sia permesso - scrive il deputato sardo al ministro per i Beni culturali Galan - di non fare altrettanto. Mi sia consentito di dire ciò che penso su questa grottesca vicenda». Secondo Pili, nella relazione «c’è inconsistenza, superficialità, incompetenza e per manifesto abuso di potere, nel momento in cui con il loro agire utilizzano la propria funzione di ispettori per sostenere tesi confutabili da chiunque abbia un minimo di buon senso e un minimo di competenza». «Nella relazione - sostiene Pili - si passa dall’erba scambiata per piante, dall’umido riscontrato laddove c’era la raccolta delle acque piovane, per arrivare ai vortici che provocano un processo di erosione della pietra». «Si arriva persino a valutare ad occhio nudo la staticità delle strutture lignee che sarebbe minata dall’incedere di pseudo colonie fungine. Affermare, poi, sempre con attenta valutazione ad occhio nudo che la struttura lignea perde resistenza meccanica è come sostenere che uno pilastro in cemento armato è messo in pericolo da un chiodo arrugginito. Siamo dinanzi a valutazioni che denotano la più totale incompetenza funzionale degli estensori ad affrontare questioni che esulano totalmente dai propri ruoli... Mi domando: come sono state accertate la staticità e la stabilità della struttura? con quale rigore scientifico? con quale professionalità? chi degli ispettori ha l’unico titolo di ingegnere abilitato a valutare staticità e stabilità? Sono state eseguite prove di carico? quale società è stata incaricata di svolgerle? dove sono i certificati di prova statica?». «Un dato è certo: con questo comportamento irresponsabile e destituito di rigore scientifico e tecnico - è sempre Pili che scrive - si è deciso di condannare l’anfiteatro di Cagliari al degrado perenne e sicuro. Ognuno si assuma la propria responsabilità ben sapendo che nessuno avrà il coraggio di contrastare ciò che è palesemente infondato e frutto di una visione ideologica che farà morire il monumento archeologico più importante della città di Cagliari».