Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Cercasi sponsor per l’anfiteatro

Fonte: La Nuova Sardegna
14 aprile 2011

Il neo assessore alla Cultura della Provincia chiede un incontro a Galan



Gli organizzatori di spettacoli in crisi perché ormai è certo che non c’è uno spazio per gli eventi programmati

ALESSANDRA SALLEMI

CAGLIARI. Il nuovo assessore alla Cultura della Provincia, Francesco Siciliano, chiederà subito un incontro al ministro Galan con una rappresentanza di Regione, Provincia e Comune per trovare uno o più sponsor che restaurino l’anfiteatro romano e lo restituiscano alla sua naturale vocazione di luogo di spettacolo. Per il 2011 il monumento è chiuso, in forse la stagione estiva.
Ieri nella prima conferenza stampa del nuovo assessore, gli organizzatori degli spettacoli estivi hanno preso atto «che l’anfiteatro romano quest’anno è chiuso» e che, a questo punto, è serissimo il rischio di non trovare in fretta uno spazio alternativo. Siciliano su questo non ha bluffato: non ha in tasca uno spazio grandi eventi pronto all’uso («Monte Claro non può essere buttato così sul piatto, altrimenti si rompe e io devo tutelarlo...»), ma siccome «sono serie le considerazioni degli operatori e serie le perizie della soprintendenza, bisogna lavorare rapidamente per trovare una soluzione e bisogna farlo assieme a Regione e Comune perché più siamo uniti attorno a uno stesso tavolo più sarà possibile trovare una soluzione alternativa valida». Massimo Palmas di Sardegna concerti ha ribadito come non vada bene «che si interrompa una cosa che funziona senza un’alternativa, a Nora siamo senza teatro da 5 anni, Nora è un decimo dell’anfiteatro, per questo quanti ce ne vorranno? Di trovare alternative se ne parla da anni: Tuvixeddu, Calamosca, ma l’anfiteatro è stato messo lì dai Romani perché era al riparo dai venti, un ambiente così non si improvvisa... l’auspicio è che la politica faccia la sua parte, l’intervento della Provincia ora può essere determinante, ci spiace che la chiusura non sia contemporanea con l’individuazione di un nuovo spazio, continuiamo a contestare che le tribune siano pericolanti, c’è un collaudo che scade il 25 maggio...». Siciliano: «Per l’anfiteatro la soluzione va cercata superando lo scontro che alla fine lascia soltanto le barricate. L’anfiteatro è un luogo identitario e lo resterà se rimarrà vivo, cioè luogo di spettacoli. Ma è anche un monumento che ha problemi oggettivi di conservazione e restauro, così come le tribune. Io credo che per risolvere i problemi dell’anfiteatro non ci siano paradigmi nuovi, ma si debba guardare al passato, con l’operazione pubblico-privata che fu fatta per restaurare la Scala di Milano, chiusa e riaperta in 3 anni durante i quali le stagioni furono allestite nel teatro degli Arcimboldi, oppure al presente con il Colosseo, monumento simbolo, sul quale l’imprenditore Della Valle ha investito 25 milioni di euro. La sintesi delle due soluzioni può essere utilizzata a Cagliari: il destino dell’anfiteatro deve essere quello di restare vivo, perché questo succeda ci vuole un intervento istituzionale da parte di Regione, Provincia e Comune, affinché il ministro dei Beni culturali Galan ci aiuti per trovare uno sponsor o una cordata di più imprenditori che finanzino lo smontaggio delle tribune, il restauro del monumento secondo le indicazioni della soprintendenza e quindi un nuovo allestimento per gli spettacoli. E’ la strada più corretta per dare una prospettiva risolutiva al problema». Siciliano non ha dubbi sul fatto che l’anfiteatro, pur non essendo il Colosseo, può trovare sponsor: la qualità degli artisti che si sono esibiti in quello spazio e la quantità di pubblico che ha attirato sono la migliore garanzia. Si sa che il sindaco ha chiesto ai tecnici del Comune una perizia sulle condizioni dell’anfiteatro, ma la relazione degli ispettori dell’Istituto centrale del restauro è così dettagliata e preoccupante che secondo Siciliano risulta difficile pensare di trovare un apparato comunale pronto ad andare contro il parere della soprintendenza. L’assessore però dice: io non aspetterei tutto questo, «la Provincia chiederà in tempi rapidi un incontro a Galan».