Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Anfiteatro, tour tra erbacce e sporcizia

Fonte: L'Unione Sarda
5 aprile 2011

Piccoli cedimenti in alcuni punti della struttura: «Il Comune ha sempre riparato tutto»

 

Ma le tribune reggono: «Sono uguali allo scorso anno»


I padroni dell'Anfiteatro, il lunedì, sono i gabbiani: becchettano tra l'immondizia abbandonata sul costone di viale Fra Ignazio e nell'erba cresciuta durante l'inverno nel grande spiazzo tra il palcoscenico e l'Orto botanico. I croceristi, arrivati di mattina presto a Cagliari, osservano da fuori l'arena e le tribune che secondo la sovrintendenza ai Beni archeologici e gli ispettori del ministero creerebbero un pericolo «per la sicurezza delle persone e delle cose» se venisse organizzato un concerto.
«COSÌ OGNI ANNO» Eppure il malato non sembra così grave: «L'Anfiteatro è in queste condizioni ogni anno, dal 2000. Poi il Comune è sempre intervenuto per riparare le tribune e tagliare l'erba e gli arbusti cresciuti dall'estate precedente», racconta Francesco Randaccio, presidente del “Centro servizi cultura Anfiteatro”. La sua associazione guida i turisti nel percorso archeologico sei giorni su sette - questo l'accordo con il Comune - e ogni hanno, tra aprile e maggio si trova sempre ad essere spettatore non pagante della polemica concerti sì-concerti no. Gli ispettori dell'Istituto superiore per la conservazione e restauro quest'anno hanno ipotizzato nella propria relazione anche una «eventualità di cedimenti» delle strutture in legno. Creando di fatto una sponda al sovrintendente Marco Minoja, che ha annunciato il «no» a tutti gli spettacoli. «Rispettando le competenze dei funzionari del ministero, mi limito a far notare che le tribune non sembrano più danneggiate rispetto agli anni scorsi. In alcuni punti il legno è rovinato, ma è sempre stato così: prima dei concerti estivi, il Comune ha rimediato sostituendo i listelli più rovinati».
LE CONDIZIONI Il legno dei camminamenti, più resistente, è sostanzialmente nuovo. I problemi, semmai, riguardano il “lamellare” con cui sono state realizzate le gradinate. L'umidità e le «alterazioni di origine fungina» di cui parlano gli ispettori dell'Iscr, hanno rovinato la struttura in alcuni punti. In particolare: i gradini di collegamento tra le varie file; in un tratto, il pavimento tra i sedili del primo anello, ha ceduto completamente e si è aperto un buco; le parti meno esposte al sole sono più rovinate dalle muffe. «Ma questo non sta creando danni al monumento. A preoccuparci, semmai, sono le piante di cappero che crescono nella roccia», dice Randaccio. Una settimana fa i funzionari dell'assessorato comunale alla Cultura hanno fatto un sopralluogo in viale Fra Ignazio in vista di Monumenti aperti. L'Anfiteatro, come ogni anno, verrà inserito nel percorso: prima bisognerà raccogliere l'immondizia accumulata durante l'inverno (l'associazione non ha l'incarico di svolgere le pulizie) e l'erba cresciuta un po' dappertutto - per la felicità dei gabbiani - dovrà essere tagliata.
MICHELE RUFFI