Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Poetto, inizia la stagione balneare

Fonte: La Nuova Sardegna
4 aprile 2011



Baretti a rischio rimozione. Sergio Mascia: speriamo nel primo cittadino




ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Alcuni hanno anche provato a fare il bagno. In tanti hanno preso il sole. Moltissimi hanno passeggiato. Ieri il lungomare Poetto è stato preso d’assalto. E anche la spiaggia. Sembrava una giornata d’estate, a parte l’acqua ancora fredda. Intanto i titolari dei baretti del Poetto fanno il conto alla rovescia. Ma loro del «no» arrivato dagli uffici dell’edilizia privata del Comune non vogliono sentire parlare. «Noi pensiamo che il sindaco Emilio Floris possa intervenire e rimandare a settembre la rimozione dei chioschi», afferma Sergio Mascia, responsabile del consorzio Poetto Service, che raggruppa la maggior parte dei chioschi del lungomare.
A fine febbraio si era tenuta la conferenza dei servizi per l’ultima proposta dei titolari dei baretti: spostare a settembre l’abbattimento e la ricostruzione dei chioschi. E in questa - come accennato - dal Comune (Edilizia privata) era arrivato parere sfavorevole. A quel punto, mancando l’assenso del settore più interessato alle autorizzazioni, sono scattati i tempi per la rimozione, che potrebbe avvenire in questo mese. Intanto, però, i titolari dei baretti hanno continuato a muoversi. E su quel «no» pensano (e sperano) che il sindaco possa intervenire prima della fine della consiliatura («altrimenti il Poetto diventerà un cantiere proprio in estate»). Nello stesso tempo attendono «altri due importanti responsi - spiega Mascia - quello dell’Ufficio tutela del paesaggio (Utp) le cui competenze dalla Regione sono passate al Comune e quello della sovrintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici (Bap). Enti non presenti all’ultima conferenza dei servizi».
La storia dei baretti inizia il 5 novembre del 2009 con l’ordinanza di demolizione da parte del Comune per mancanza di autorizzazione edilizia e per occupazione abusiva di suolo pubblico (oltre la concessione demaniale). Con le stesse motivazioni intervenne anche la magistratura.
I titolari dei chioschi si erano difesi affermando che l’autorizzazione non poteva essere data loro in quanto mancava il Piano di utilizzo del lungomare (Pul), da loro più volte richiesto ma mai realizzato (è di competenza del Comune). Mentre l’abuso di suolo pubblico veniva (e viene) addebitato al fatto che alcuni hanno chiuso alcune verande e che dopo le mareggiate, diverse strutture sono state riposizionate per motivi di sicurezza.
«La nostra richiesta di spostare a settembre la rimozione - sottolinea Mascia - nasce dal fatto che i ritardi per arrivare a una regolarizzazione sono dovuti alla lunghezza dell’iter burocratico. Noi sin dal 13 agosto del 2010 abbiamo presentato i documenti per la rimozione e ricostruzione dei baretti sulla base delle norme transitorie decise dal consiglio comunale. I ritardi non sono imputabili a noi. La nostra proposta dice di rimuovere subito e ricostruire un baretto, “Otium cafè”. E, per gli altri, di iniziare a settembre, spostando il nuovo permesso al 2012». Intanto ieri il Poetto è stato invaso dai cagliaritani. Ma la prospettiva delle ruspe non è affatto scongiurata. Se così fosse gran parte del lungomare Poetto, proprio a ridosso della spiaggia, si trasformerebbe in un cantiere estivo.