Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Quei luoghi della città che raccontano il Risorgimento sardo

Fonte: L'Unione Sarda
28 marzo 2011

L'INIZIATIVA
I LUOGHI. In giro con Paolo Bullitta


«La Storia la si può imparare anche andando in giro a naso in su, guardando monumenti ed epigrafi». Il passato è una scoperta, angolo dopo angolo durante una passeggiata cittadina secondo Paolo Bullita, appassionato cultore di Storia della Sardegna. “Monumenti e memorie del Risorgimento a Cagliari” è il titolo della conferenza da lui tenuta giovedì nel palazzo De La Vallèe del capoluogo, sede del Comando Militare Autonomo della Sardegna che ha organizzato l'appuntamento nell'ambito delle iniziative promosse per le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
I SEGNI Le vicende militari e politiche sono ben conosciute? «Forse meno note, ma altrettanto interessanti per l'analisi sociologica del Risorgimento italiano», ha osservato il generale di Corpo d'Armata Claudio Tozzi, alla guida del Comando, «sono le numerose testimonianze monumentali ed epigrafiche connesse con quel fondamentale periodo storico, o dedicate agli stessi artefici di quella epopea: Vittorio Emanuele II, Cavour, Mazzini e, soprattutto nella nostra Isola, Garibaldi».
La città è ricca di testimonianze, ha sottolineato Bullita nel suo excursus storico in una panoramica iniziata con Carlo Alberto e inclusiva delle figure più significative. Nelle ricognizioni per il capoluogo si riscopre il Risorgimento e l'attaccamento ai suoi valori.
MARGHINOTTI Da rivedere il Cimitero monumentale di Bonaria o Piazza Martiri con il tributo al sangue versato. E ancora i quadri del pittore ottocentesco Giovanni Marghinotti che ritraggono i Savoia. Si vada a Palazzo Belgrano, in via Università, o nella Sala sabauda di Palazzo Civico.
Qui un dipinto mostra il primo arrivo a Cagliari di Carlo Alberto: viene accolto da una delegazione del Consiglio e dal sindaco che gli consegna le chiavi della città.
I PATRIOTI La testimonianza della tradizione garibaldina cagliaritana si ritrova nel busto in gesso realizzata da Enrico Geruggi, collocato nella Società degli Operai che avevano nominato Garibaldi “presidente onorario perpetuo” nell'aprile 1861. O ancora nelle lapidi, come in quella per il primo centenario della sua nascita posta a Palazzo di Città, dove se ne conserva un'altra dedicata dal Municipio al suo cittadino: infatti Cagliari, come prima Sassari, conferì all'Eroe dei due mondi la cittadinanza il 14 maggio 1861. Infine, qualche vera e propria chicca è depositata anche negli edifici privati. Salendo sulla sommità di Palazzo Paglietti, in viale Trieste accanto alla chiesa del Carmine, si scoprono quattro busti. Ritraggono Vittorio Emanuele II, Cavour, Garibaldi e Mazzini. E il legame forte ai padri della patria appare rinvigorito in una domestica ritualità.
MANUELA VACCA