Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Variante per Tuvixeddu, polemiche finali in consiglio comunale

Fonte: La Nuova Sardegna
28 marzo 2011



Anticipata a oggi la seduta: giovedì ultimo giorno di lavori per l’assemblea ma il bilancio non è approvato




CAGLIARI. Ultime battute di fine della consiliatura. Ai blocchi di partenza anche la variante sulle modifiche di alcuni aspetti della lottizzazione integrata di Tuvixeddu-Tuvumannu. Delibera che si porta dietro però la polemica dell’opposizione in consiglio comunale (che nell’ultima seduta ha fatto mancare il numero legale) e una lettera arrivata al sindaco Emilio Floris da parte della direzione regionale i Beni culturali. In quest’ultima si contesta la condivisione delle scelte (nel merito e nel metodo) legate alle varienti.
La consiliatura comunale sarà chiusa come da prassi e norma quarantacinque giorni prima delle prossime amministrative, quindi giovedì notte. Ed è per questo che è stata anticipata a oggi la seduta consiliare, con al primo punto proprio la variantre su Tuvixeddu-Tuvumannu. «Ma noi chiediamo - sottolinea Ninni Depau, capo gruppo del Pd in consiglio comunale - una maggiore attenzione a un tema così delicato per la città come Tuvixeddu». Da un lato c’è la maggioranza che afferma che la delibera è frutto di un accordo tra gli enti competenti e che permetterà, tra le altre cose, di spostare l’edificazione di due palazzi dall’area che si affaccia sul catino a una zona vicino a via Falzarego. Dall’altra ci sono Legambiente che contesta nel merito la qualità di questa permuta e le osservazioni della direzione regionale dei Beni culturali. «In questo quadro - continua Depau - ci sembra che l’amministrazione comunale stia peccando di troppa fretta. Inoltre la norma usata per la variante urbanistica viene normalmente utilizzata “per modifiche non sostanziali”. Mentre quelle che sono presenti in delibera riguardano un’area sensibile della città». Oggi in consiglio comunale «noi chiederemo spiegazioni anche sul contenuto della lettera della direzione regionale».
Dopo giovedì il consiglio comunale potrà essere convocato, ma solo in via straordinaria. Tra gli argomenti importanti non ancora risolti c’è l’approvazione del bilancio. La sua scadenza naturale sarebbe dovuta essere il 31 dicembre del 2010, poi dal governo centrale è stata prorogata a fine aprile. «Ma il problema maggiore - spiega Depau - è che dal 31 dicembre scorso sino a che non sarà approvato il documento contabile, tutte le spese sono ridotte a un dodicesimo, con gravi danni per tutti». (r.p.)