Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Dopo anni di litigi uniti quasi tutti i separatisti

Fonte: La Nuova Sardegna
25 marzo 2011

Scommettono assieme sulla guida della città da Gavino Sale a Bustianu Cumpostu, a Doddore Meloni






CAGLIARI. Dopo decenni di divisioni continue, gli indipendentisti hanno trovato un punto d’incontro su Cagliari con Claudia Zuncheddu: la consigliera comunale e regionale (ex Rossomori) guiderà il polo delle bandiere dei quattro mori come candidata sindaco alle prossime comunali Corrono assieme l’Irs, Indipendentistas (usciti dai Rossomori), Sardigna Natzione, A manca pro s’indipendentzia, Maluentu, Unitade e Riprendiamoci Cagliari. «Dopo una profonda riflessione - ha precisato ieri mattina Zuncheddu in una conferenza stampa convocata in una nave-ristorante a Su Siccu - abbiamo rotto gli indugi. Non siamo contro nessuno, sia chiaro, vogliamo essere di stimolo per tutti». Al momento sono in fase di preparazione cinque liste, ma la coalizione potrebbe allargarsi nei prossimi giorni, ha informato Gavino Sale (leader dell’Irs). «La città - ha spiegato la candidata alla poltrona di primo cittadino - sta attraversando una crisi sociale, politica ed economica senza precedenti. Il Comune deve riequilibrare i dislivelli sociali della città, altrimenti sarà il disastro». Poi un cenno anche alle questioni anfiteatro romano e Poetto. «Ma il programma - ha aggiunto - sarà illustrato in un’altra occasione». Alla presentazione c’erano i leader storici del movimento indipendentista. «Si salpa - ha detto Sale - verso una nuova avventura, questo è un momento storico: via gli attriti tra di noi indipendentisti, il conflitto non serve. Il messaggio parte da Cagliari capitale della Nazione». All’attacco anche Bustianu Cumpostu, Sardigna Natzione: «Importante stare tutti uniti - ha sottolineato - si trattava evidentemente di trovare l’occasione e la persona giusta per arrivare a una sintesi». Ora via alla campagna elettorale. «Una città da riconquistare - ha detto ribadito Doddore Meloni, Maluentu - anche dagli stessi cagliaritani. Perchè oggi a Cagliari comandano i partiti italiani». (r.p.)