Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Assistono i bambini,ora li sfrattano«Qualcuno ci aiuti»

Fonte: L'Unione Sarda
24 marzo 2011

VIA BARONIA. L'appello

Lo sfratto è già stato notificato e il conto alla rovescia verso la chiusura è ormai incominciato. Se entro il 13 aprile la onlus di Is Mirrionis “Aquiloni per la vita” non riuscirà a reperire i 9 mila euro necessari a saldare un anno di affitti arretrati dovrà rinunciare alla sua sede di via Baronia 12 e i tanti bambini disagiati che ogni giorno la frequentano perderanno per sempre la loro casa dei giochi. I genitori non intendono rassegnarsi. «L'associazione va assolutamente salvata», afferma Luciano Tedde, padre di tre bimbi piccoli, di cui uno disabile, «ci appelliamo a tutte le istituzioni, al candidato sindaco del centrodestra, Massimo Fantola, e ai cittadini di buon cuore che vogliano darci una mano».
MAMME DISPERATE Un'invocazione condivisa da due giovani mamme, Giuseppina De Giorgi e Giovanna Sanna. «Abbiamo urgente bisogno di un sostegno economico», spiega la prima, «perché non vogliamo che i nostri figli perdano un punto di riferimento fondamentale nel loro quartiere. Io ho un bimbo di 7 anni che adora giocare in via Baronia e ci resterebbe malissimo se la sede dovesse chiudere». «Ci auguriamo che la situazione si risolva, magari con l'aiuto di qualche anonimo benefattore», auspica la seconda, madre di una bambina della stessa età. «I volontari di Aquilone per la vita ci sanno fare con i più piccoli e nella loro sede si sta bene».
LA STORIA La onlus è nata nel 2006 per iniziativa di una “volontaria per vocazione”: Manuela Carrus, 38 anni. «Inizialmente non avevamo una sede», racconta, «poi, nel 2009, siamo finalmente riusciti ad affittare il locale di via Baronia 12. Uno spazio di 66 metri quadrati dove ogni giorno possono giocare una trentina di bambini di Is Mirrionis, San Michele, Mulinu Becciu, San Benedetto e Monserrato. Il primo anno siamo stati aiutati da una benefattrice che ci ha donato 10 mila euro. Quest'anno, però, le nostre casse sono rimaste vuote e dal Comune non è arrivato un solo euro, per cui stiamo davvero rischiando di chiudere i battenti».
I volontari al servizio dei bambini sono 18 e il ventinovenne Alberto D'Angelo è uno dei più amati. «Intratteniamo i piccoli da zero ai 14 anni», spiega. «Ogni pomeriggio dalle 15,30 alle 20,30 proponiamo attività ludiche, disegno, pittura, laboratori di teatro, scrittura, lettura. Spesso organizziamo a Monte Claro manifestazioni per centinaia di bambini, come il Bimbo-Day, e ai genitori offriamo gratis il servizio di doposcuola». (p. l.)