Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In Consiglio salta la delibera su Tuvixeddu

Fonte: L'Unione Sarda
24 marzo 2011

Manca il numero legale: il centrosinistra riesce a fermare la discussione

Sembrava una formalità: dopo il via libera della Commissione urbanistica e della giunta comunale, le varianti al progetto di Tuvixeddu erano molto vicine all'approvazione definitiva. Invece ieri sera, un po' a sorpresa, il Consiglio - che aveva rimandato la discussione dell'argomento dalla seduta di martedì - non è riuscito a sbloccare una delle questioni più dibattute dell'ultimo decennio. La penultima riunione della consiliatura - l'aula dovrà finire i lavori ordinari entro il 31 marzo - infatti è stata chiusa dopo poco più di mezz'ora per mancanza del numero legale. Il centrosinistra ha sfruttato le assenze della maggioranza: il consigliere del Pd Claudio Cugusi, intervenuto dopo il compagno di partito Andrea Scano, ha chiesto al presidente Sandro Corsini di verificare il numero dei presenti. E nonostante i tentativi di raggiungere i 21 consiglieri in aula - alcuni si erano allontanati temporaneamente - la seduta è stata chiusa alle 19.30.
La variante proposta da Coimpresa e approvata dalla giunta ha suscitato le reazioni di Legambiente, che in un comunicato annuncia di aver «immediatamente inviato una lettera a Regione Sardegna, Comune di Cagliari, e altri Enti segnalando forte preoccupazione per le implicazioni che il nuovo progetto comporterebbe e invitando le diverse istituzioni ad intervenire per quanto di propria competenza». L'associazione ambientalista critica lo spostamento in via Falzarego delle costruzioni previste sul “catino” e nella “polveriera”: «Gli edifici si troverebbero letteralmente a poche decine di metri dalla necropoli fenicio-punica, e adiacenti al recente vincolo minerario, dove a maggior ragione dovrebbe sussistere la fascia di tutela condizionata. In un'area che durante gli scavi degli anni '40 ha restituito importanti ritrovamenti e che quindi meriterebbe ulteriori scavi archeologici e non certo edificatori». ( m.r. )