Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari, Miti Pretese per una denuncia

Fonte: L'Unione Sarda
23 marzo 2011

“Roma ore 11”, il lavoro femminile uccide nel dramma messo in scena al Massimo

 Lenzuola stese con le mollette e sedie impagliate: pochi essenziali rimandi per “Roma ore 11”, appena proposto al Massimo di Cagliari. In scena, a far rivivere una vicenda realmente accaduta nel 1951, Manuela Mandracchia, Alvia Reale, Sandra Toffolatti, Mariàngeles Torres, attrici di vaglia e registe di stesse. «Signorina giovane intelligente volenterosissima attiva conoscenza dattilografia miti pretese cercasi»: si presentarono in 200, quel giorno, all'indirizzo di via Savoia 31. Troppe, il pianerottolo cedette provocando il ferimento di 77 e la morte di una di loro. Fu un fatto che attirò l'attenzione di Elio Petri, allora giornalista dell'Unità, che intervistò le sopravvissute per un film di Giuseppe De Santis con Lucia Bosè e Raf Vallone e le raccolse in un libro edito da Sellerio. Teresa, Nora, Luciana, Fiamma, Rosa e le altre: vengono dai quartieri dell'inurbazione, sono figlie di impiegati, tranvieri, piccoli commercianti.
In scena, le quattro battono a macchina, cuciono, pelano patate, cantano e ballicchiano sul ritmo del cha cha cha della segretaria. Sullo sfondo le immagini dell'Istituto Luce, con la cronaca dell'incidente e la nascita dei grandi cantieri. L'atto unico prodotto da Miti Pretese ha pregevole variazione di toni. Mai querulo, anche se rende ricorda un dramma. Le attrici esordiscono tra le poltrone della platea leggendo assurdi annunci economici di oggi e subito stabiliscono un contatto con gli spettatori. Quando salgono sul palco danno corpo a 200 voci, un universo femminile pressato dal bisogno e umiliato dalle profferte dei datori di lavoro. Educate a svolgere il ruolo di angeli del focolare, le miserelle che passano tanto tempo fuori di casa sono pure sospettate di facili costumi. D'altra parte si sa, sibilavano i benpensanti, commesse e stenografe lavorano solo per comprarsi rossetto e calze di nylon. Reso attuale dalla verve dei testi, Roma ore 11 conserva un'impronta neorealista ben rappresentata, anche, da una rapidissima citazione di Anna Magnani. In chiusura Cristina Maccioni, a nome del Teatro di Sardegna, chiede alle colleghe di leggere un comunicato sulla desertificazione della cultura. Il pubblico applaude, lei si commuove. Ha ragione.
ALESSANDRA MENESINI