Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Abbanoa: 120 milioni per la rete idrica

Fonte: L'Unione Sarda
23 marzo 2011

GIORNATA DELL'ACQUA. Fino a sabato sarà possibile visitare gli impianti di tutta l'Isola

Ogni famiglia sarda spende 252 euro per il servizio integrato


Gli impianti di Abbanoa aprono le porte al pubblico e la società annuncia un piano straordinario quadriennale di interventi mirati sulla rete idrica da 120 milioni di euro finalizzato ad arginare le perdite. «Saranno stanziati anche 8,5 milioni di euro per il telecontrollo e il bilanciamento della pressione. Sono soprattutto gli sbalzi di pressione, infatti, a causare la rottura delle vecchie condotte, che nel 60% dei casi hanno un'età tra i 30 e i 60 anni».
Questo l'annuncio del direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas, ieri mattina, in occasione della presentazione della “Giornata mondiale dell'acqua”: ci sarà la possibilità di visitare i potabilizzatori e depuratori dell'Isola prenotando al numero verde 800.168.781. La manifestazione, ribattezzata “Le cinque giornate dell'acqua”, ha preso avvio ieri con un incontro nell'impianto di depurazione di Is Arenas (all'interno del parco di Molentargius) e andrà avanti fino a sabato.
IL PROGRAMMA «In tutta l'Isola», ha annunciato Murtas, «saranno organizzate visite per scolaresche e semplici cittadini in sette potabilizzatori (San Michele a Cagliari, Corongiu a Sinnai, Piscanalis a Donori, Janna e Ferru a Mamoiada, Pedra Majore a Sedini, Colcò a Olbia, Silì a Oristano) e in sei depuratori (Is Arenas a Quartu, Sa Stoia a Iglesias, Consortile di Senorbì, Ex Sipas di Arborea, Funtana Veglina a Sassari, Sa Coroncedda a Olbia)». Sarà l'occasione per scoprire come viene prodotta l'acqua che esce dai rubinetti di casa. «La Sardegna», ha spiegato Murtas, «è una regione povera di acque sorgive e deve quindi approvvigionarsi con la raccolta di acque piovane, che sono qualitativamente peggiori e difficili da trattare», anche se l'Isola detiene il record del luogo meno piovoso d'Italia, appena 0,24 metri l'anno, identificato nell'area di Capo Carbonara, a Villasimius. Nonostante ciò, uno studio condotto da Altroconsumo evidenzia come l'acqua distribuita da Abbanoa nell'area vasta di Cagliari risulti una delle migliori d'Italia. «Eppure la diffidenza dei nostri cittadini verso l'acqua del rubinetto resta altissima», si è rammaricato Murtas, «col risultato che nel capoluogo e nell'hinterland c'è un elevato consumo di acqua minerale in bottiglia. A tal proposito vorrei ribadire che l'acqua del rubinetto non solo è buona, ma è anche molto più controllata di quelle in bottiglia. Per queste ultime, infatti, le prescrizioni normative prevedono una sola analisi all'anno, mentre quelle delle acque di rete sono molteplici e vengono eseguite in parallelo da Asl, Arpas e da noi».
I COSTI In Sardegna, però, il problema riguarda i costi: una famiglia sostiene una spesa media annua di 252 euro per il servizio idrico integrato, a fronte di una spesa media nazionale pari a 270. Dal 2008 al 2009 gli aumenti tariffari sono stati del 4,1%, inferiori all'aumento medio su base nazionale (+6,7%). Sono i dati dell'indagine svolta dall'Osservatorio tariffe di Cittadinanzattiva realizzata in tutti i capoluoghi nel 2009.
LEGAMBIENTE In difesa dell'acqua del rubinetto si è schierato anche Vincenzo Tiana, presidente regionale di Legambiente, partner dell'iniziativa. «Bere acqua del rubinetto», ha detto, «non è solo sicuro, ma anche economico e molto meno inquinante. Un litro d'acqua di rete può costare fino a mille volte meno di quella in bottiglia. Inoltre l'acqua del rubinetto rispetta l'ambiente, non produce rifiuti plastici ed è a “chilometri zero”, perché non viaggia per centinaia di chilometri a bordo di inquinanti Tir». La manifestazione regionale prevede anche una tavola rotonda sul futuro della gestione idrica in Sardegna (sabato, dalle 9,30, nell'auditorium dell'Istituto etnografico di Sant'Onofrio a Nuoro) che sarà arricchita da performance musicali.
PAOLO LOCHE